sabato 9 luglio 2011

Lodo Mondadori: le motivazioni del risarcimento di 560 milioni a carico della Fininvest di Berlusconi

La Fininvest è stata condannata in appello al pagamento di 560 milioni a favore della Cir di De Benedetti come risarcimento in sede civile per l'accertata corruzione di giudici nel processo Lodo Mondadori. Berlusconi e la figlia Marina, attuale presidente di Fininvest e della Mondadori gridano alla persecuzione. Ma è davvero così?
La sentenza penale ha accertato che l’avvocato Fininvest Cesare Previti, nell'interesse dell’azienda di Berlusconi, insieme ai legali Attilio Pacifico e Giovanni Acampora comprarono dal giudice relatore Metta il verdetto che dichiarava nullo il Lodo arbitrale che aveva inzialmente dato ragione a De Benedetti. Quella sentenza pose De Benedetti in una posizione di debolezza nel successivo compromesso di spartizione con la Finvest : il gruppo editoriale vero e proprio con i libri, i settimanali (compreso «Panorama») e un conguaglio di 365 miliardi di lire andarono a Berlusconi, e invece «l’Espresso», «Repubblica» e i quotidiani locali «Finegil» a De Benedetti
Nella motivazione della sentenza definitiva a carico di Previti è scritto che Berlusconi ( che in quel processo venne assolto per prescrizione dal reato di corruzione con le attenuanti generiche) aveva "la piena consapevolezza che la sentenza era stata oggetto di mercimonio". Quindi la corruzione è stata fatta nell'interesse di Fininvest
Infine l'ammontare del risarcimento è stato valutato sulla base di una perizia fatta dai priofessori Luigi Guatri, Maria Martellini e Giorgio Pellicelli che hanno verificato le variazioni del valore della società oggetto dello scambio delle parti all'epoca dei fatti ( cioè tra il 1991 e il 1992)

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