Voto segreto e contemporanea calendarizzazione delle votazioni in aula : era tutto pronto perché il voto in Parlamento sull'arresto di Alfonso Papa, deputato PDL, e Nicola Tedesco, senatore ex PD, ora nel grupppo misto, si risolvesse in un iniucio bipartisan salvaCasta. Invece qualcosa è andato storto: Tedesco si è salvato mentre per Papa la Camera ha dato il nulla osta perchè scattassero le manette. A rovinare i piani è stata la Lega, la cui strategia è stata portata avanti da Maroni. Il comportamento del Carroccio è presto spiegato: si sta verificando che i vantaggi sinora portati dal federalismo alla propria base non sono così evidenti tanto più che la manovra economica finisce per penalizzare proprio gli enti locali. Dunque diventa sempre più difficile per i leghisti presentare ai propri elettori il sostegno alle scappatoie giudiziarie di Berlusconi e soci come un sacrificio necessario e sopportabile pur di ottenere i benefici del federalismo.
Assai più difficile sarà per il Pd spiegare i motivi della mancata autorizzazione all'arresto di Tedesco: la giustificazione di Bersani & C. è che in realtà il voto contrario sarebbe stato espresso con il voto segreto dalla maggioranza di centro destra allo scopo di danneggiare sul piano dell'immagine la sinistra. Ma se le cose stessero davvero così perché a Tedesco che è indagato dal febbraio 2009 solo ora si è chiesto di presentare le proprie dimissioni per presentarsi alla giustizia come un normale comune cittadino? In realtà la sensazione è che sui temi della legalità il PD nei fatti assume comportamenti spesso non coerenti con il rigore e la trasparenza predicati a parole.
giovedì 21 luglio 2011
Arrestare Papa per salvare Tedesco. Ragioni e conseguenze di un inciucio fallito
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