Sarkozy dopo la Libia mostra il suo attivismo anche in Costa d'Avorio: i militari francesi insieme a quelli dell'ONU, in esecuzione della risoluzione 1975 dell'ONU starebbero collaborando con i miliziani di Ouattara per schiacciare le ultime resistenze di Gbagbo che non vuole abbandonare il potere.
Un interventismo che mira a solleticare il desiderio di grandeur dell'elettorato francese in vista delle presidenziali del prossimo anno che stando ai sondaggi lo vedono in crisi di consenso. Per raggiungere questo obiettivo non esita a solleticare le recondite paure xenofobe dei francesi e cerca anche di seguire l'esponente dell'ultradestra Marie Le Pen secondo cui la presenza musulmana in Francia deve essere equiparata all'occupazione nazista. Ecco allora organizzato dall'UMP, il partito del presidente, un dibattito sulla laicità e sui rischi ad essa cagionati dagli immigrati musulmani
martedì 5 aprile 2011
Grandeur e xenofobia: le armi con cui Sarkozy cerca la riscossa
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