Il riemergere del caso Ruby è stata una doccia gelata per Berlusconi che pensava di essersi buttato definitivamente alle spalle i problemi giudiziari. il pronunciamento della Consulta che restituiva al giudice la discrezionalità nella valutazione dell'esistenza di impedimenti di carattere istituzionale era in realtà un problema di scarsa rilevanza perché il Cavaliere con il legittimo impedimento aveva già ottenuto il suo scopo: ritardare ulteriormente lo svolgimento dei processi che dovranno ripartitre da zero perchè nel frattempo i componenti delle vecchie giurie sono stati trasferiti ad altro incarico e sono stati sostituite da un nuovo collegio giudicante. Dunque con la prescrizione imminente la sorte dei processi Mills, diritti tv Mediaset, e Mediatrade appariva segnata.
Ma il giorno dopo ( e i difensori del Cavaliere non hanno mancato di sottolineare maliziosamente questa coincidenza) arrivava la comunicazione dell'iscrizione di Berlusconi nel registro degli indagati per concussione prostituzione minorile. La concussione sarebbe dovuta alla telefonata effettuata da Berlusconi in questura per chiedere la liberazione della minorenne Ruby, fermata per sospetto furto, in quanto nipote del presidente egiziano Mubarak. A tal proposito ero rimasto sorpreso dell'iniziale e frettolosa archiviazione della vicenda: se un qualunque cittadino riporta false dichiarazioni all'autorità di pubblica sicurezza e chiede per un suo conoscente un trattamento di favore va incontro giustamente a grossi problemi con la giustizia; e a Berlusconi non può essere concesso un trattamento differente rispetto a tali comportamenti.
Senza volermi sostituire alle valutazioni dei giudici ho la sensazione che i riscontri a carico del Cavaliere per la prostituzione minorile siano assai più fumosi. Tuttavia dalle intercettazioni emerge un quadro alquanto degradato della condotta del presidente del Consiglio che in virtù del suo ruolo pubblico assume inevitabilmente una connotazione politica. Coloro che esercitano ruoli istituzionali devono rendere conto all'opinione pubblica della loro condotta privata nel momento in essa li possa rendere ricattabili e dunque inadeguati a poter svolgere in maniera imparziale il loro incarico. E certamente il Bunga Bunga non ha reso più solida in Italia e all'estero l'immagine di Berlusconi.
giovedì 20 gennaio 2011
Berlusconi fa Bunga Bunga allo stato di diritto in Italia
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