L'oligarchia del Partito democratico si chiude a riccio dinanzi alla prospettiva della candidatura alla segreteria di Beppe Grillo. Il comico genovese aveva dato l'annuncio domenica sul suo blog: "Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Votera' ogni potenziale elettore. Chi otterra' piu' voti potra' diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c'è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini"
Dopo l'iniziale sorpresa il partito Democratico faceva carte false per presentare tecnicismi che impedissero alla candidatura di formalizzarsi: l'iscrizione non presentata nel comune di residenza, la non corrispondenza con i valori del partito, l'aver ripetutamente sparato a zero contro le strategie messe in campo.
In realtà nel Pd si erano preparati a gestire le ennesime primarie all'acqua di rose, in cui la scelta era limitata a personaggi tra loro omogenei. L'evidente tono provocatorio della candidatura di Beppe Grillo , che non ha certo alcuna intenzione di rinunciare alla sua lucrosa carriera di comico per fare il segretario del Pd, ha sconvolto i piani del gruppo dirigenziale.
Nonostante grillo abbia l'intento destabilizzante di fare del PD una spalla dell'antiberluconismo demagogico di Di Pietro ( che infatti è corso a difendere il sodale) la sua candidatura sarebbe stata positiva per le primarie. Avrebbe costituito un elemento di reale apertura democratica. E invece Nel Pd hannp scelto di respingerla considerando indegno di partecipare alla competizione interna chi si permette di esprimere critiche all'operato dei dirigenti.
Inoltre Grillo avrebbe reso le primarie davvero combattute costringendo gli aspiranti leaders a mettersi davvero alla prova in un confronto senza esclusione di colpi che avrebbe riprodotto le stesse difficoltà degli appuntamenti elettorali che invece stanno da tempo continuamente perdendo. La decisione di aver rifiutato a priori lo scontro con Grillo mostra invece quanto le primarie del PD siano un operazione di puro marketing politico, ben lontane dallo spirito del modello americano.
Il messaggio lanciato agli elettori che si vorrebbe conquistare è sconfortante: il partito democratico impegnato nella legittimazione autoreferenziale della propria classe dirigente e con la connivenza di una base di militanti cloroformizzata, respinge il confronto con chi è radicalmente diverso , nel terrore che lo scontro riveli per l'ennesima volta quanto il progetto sia debole e velleitario. Oggi l'uomo nero è Grillo, domani sarà di Pietro, dopodomani Berlusconi. Franceschini, Bersani e compagnia, come dei bambini non svezzati, invece di affrontare le lor paure scelgono di rintanarsi sotto le calde coperte dell'ideologia del partito. . Ignazio Marino e Adinolfi sono gli unici a mostrare più spirito di confronto accettando la candidatura di Grillo. E infatti sono destinati a prendere le briciole del consenso alle primarie.
martedì 14 luglio 2009
La candidatura di Beppe Grillo alla segreteria terrorizza gli oligarchi del partito Democratico
Etichette:
Beppe Grillo,
Partito democratico,
politica italiana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
grazie fabio. aprrezzo le tue posizioni ben argomentate.
Tuttavia io ritengo che Grillo abbia come qualsiasi cittadino il diritto di criticare le politiche del PD. Tanto più che i suoi dirigenti non hanno fatto molto per sottrarsi a queste critiche.
E dunque per me non dandogli la tessera e impedendogli dio candidarsi il Pd si sia comportato in maniera non democratica.
E la cara "vecchia" Serracchiani? Da te difesa a oltranza (anche sul mio blog... a proposito non capisco la tua "difficoltà" a postare commenti anche sul mio blog come io faccio sul tuo!)... da che parte stà? Hi visto che prima o poi il lato opportunistico della cara debora vine fuori... Oramai ammettilo, è parte del sistema oligarchico del PD. Oramai è una vip che ha usato cionicamente le speranze e le aspettative della povera gente per farsi eleggere... E ora che è dall'altra parte parla esattamente come chi ha contestato fino a 10 minuti prima: su Grillo ha detto le stesse cose di Bersani! Alla faccia del nuovo... Qunado c'è da difendere l'orticello per evitare il vero confronto sulle idee (che ovviamente perderebbe perchè non ne ha?) fa comunella con il vecchio e tanto odieto D'Alema! Tutti si stringono a riccio contro chi metterebbe a nudo che di idee concrete non ce ne sono!
A testimoniarti che avevo visto giusto sulla serracchiani e che alla fine si è rivelata quallo che è (ovvero il vecchio che si fa i propri interessi) prova a farti un giretto sul sito della Serracchiani e leggiti un po' di commenti della gente che è rimansta delusa (io non ne ho beccato uno che non lo era) http://www.serracchiani.eu/2009/07/16/linea-notte-intervista-a-debora-su-grillo/?dsq=12922887#comment-12922887 Forse siamo tutti in cattiva fede però siamo in tanti a non credere più a quella balla gigante che la Serracchiani è il nuovo che si scontra eroicamente con la vecchia burocrazia del PD... LEI, DAL BELGIO, CON LA SUA DIARIA DA NABABBO SE LA RIDE DELLE NOSTRE DISCUSSIONI!
PS: per l'amor del cielo... ti dà tanta noia venire sul mio misero blog... rispondi pure dal tuo!
COndivido le argomentazioni politiche di Pari, che non so chi sia ne come la pensa, però l analisi non ha lacuna.
Mi pare una arrampicata la replica giuridica o "liberale" del propietario del sito, confutabile facilmente.
Se le primarie fossero una consuetudine comune nel nosro paese con le premesse di Storico i partiti piu grandi potrebbero fare un "esproprio democratico" del partiti piu piccoli, altra "comicità" alle primarie di forza nuova partecioa un esponente di rifondazione, ecc ecc.
Mi dispiace per Storico, la sua ragionata non regge
@ Luca
io non difendo ad aoltranza la Serracchiani, ho criticato la contestazione fattagli dalla base avente come motivazione la critica a D'Alema. E' una cosa molto diversa
Nello specifico la Serracchiani non ha chiuso le porte a Grillo, si è dichiarata disponibile ad un dialogo con lui, chiedendogli però una maggiore condivisione dei valori e della storia del partito come condizione per potersi tesserare. Che non sono esattamente nè i toni nè le chiusure usate dall'oligarchia del PD
Poi se all'interno del PD avete una gran voglia di fare fuori la Seracchiani fatti vostri.
P.S: ho rilevato una certa acrimonia nel tuo ultimo commento. Qual'è la motivazione? perchè vorresti che io andassi più spesso sul tuo blog? se è questo il motivo il tuo atteggiamento aggressivo non è certo un incentivo a frequentarlo più assiduamente
@ anonimo:
francamente mi riesce difficile comprendere il tuo ragionamento, se non come sintomo di opposzione pregiudiziale alle mie idee liberali.
Resta il fatto che se un partito vuol fare delle primarie, deve poter emergere una vera competizione tra persone portatrici di idee differenti. Meglio non farle se invece si vuole mettere in scena una farsa, come in occasione di tutte le precedenti primarie del PD.
e Nel merito?
tu parli come se grillo fosse una corrente nuova all interno del pd.
cosi non è.
faccio un altro esempio,
in italia esiste un parito liberale, piccolo ma esiste. decide di darsi uno statuto partecipativo consentendo ai suoi elettori di votare il segretario. arriva Borghezio, fa al tessera e si presenta candidato segretario. questa tu la chiami cosa? di tuta sta vicenda ne esce a pezzi la possibilita di fare primarie vere, non dell avanspettaco.
Ps, grillo non aveva nessuna possibilita di vincere le primarie, ma di renderle una buffonata si. cosa non ancora esclusa.
Grillo sarebbe come Borghezio...... che paragone assurdo!!!
per non parlare poi dell'evocazione delle correnti. ...... lasciamo perdere va.....
per me potete farvi le primarie come volete..... anche ragionando in termini di correnti... salvo poi cadere dalle nuvole quando perdete le elezioni.
P.S: evita le volgarità per piacere....
Posta un commento