Ha suscitato polemiche la decisione del presidente Napolitano di promulgare la legge sulla sicurezza nonostante i dubbi di coerenza con i principi generali dell'ordinamento delle norme sulle ronde e sul reato di clandestinità. Legittimo avere dubbi sull'opportunità del provvedimento del Quirinale, non però servendosi dei toni offensivi del tribuno Di Pietro secondo cui "Con il suo lamento, Napolitano ammanta di ipocrisia una legge che doveva tornare in Parlamento”. Tanto più che la spiegazione data dal presidente della Repubblica nella sua lettera inviata al governo e ai presidenti delle camere segue una logica assolutamente ragionevole: Non essendoci una manifesta incompatibilità con la costituzione e poiché si giudicava assolutamente necessario far entrare al più presto in vigore un disegno di legge che prevede pene più dure per i mafiosi, Napolitano ha scelto la strada dell'approvazione evidenziando però i punti critici che saranno certamente tenuti in buon conto dalla Corte Costituzionale e che potranno essere attenuati dall'esecutivo al momento della redazione dei regolamenti attuativi della legge
venerdì 17 luglio 2009
Perchè Napolitano ha promulgato la legge sulla sicurezza con ronde e reato di calndestinità?
Etichette:
governo,
politica italiana,
presidente della Repubblica,
sicurezza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento