Con il ddl di riforma per la protezione civile il governo Monti ha riesumato "la tassa sulle disgrazie": in caso di calamità naturali le Regioni avranno la facoltà di introdurre un aumento di 5 centesimi dell'accisa sulla benzina per finanziare gli interventi con cui far fronte all'emergenza. Si tratta di un provvedimento che la Corte Costituzionale aveva già bocciato e che ora viene ripresentato non più sotto forma di obbligo per le Regioni di reintrodurre la tassa ma di scelta discrezionale.
Il governo dei professori dovrebbe cominciare a rendersi conto che usare l'aumento delle tasse sulla benzina coem tappabuchi universale per il dissestato bilancio pubblico danneggia pesantemente l'economia, giacchè non incide solo sulle tasche degli automobilisti, ma si riflette anche sull'aumento sui prezzi dei beni di consumi, con annesso rischio di ingenerare speculazioni. E' auspicabile un'immediata retromarcia e qualora ciò non avvenga una nuova pronuncia della Consulta che elimini questo assurdo e dannoso balzello
domenica 15 aprile 2012
Monti ritiri la tassa sulle disgrazie: è incostituzionale e recessiva
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