Il governo Monti ha accolto un ordine del giorno dell'Idv e della Lega in cui si impegna "ad annullare l'assegnazione gratuita delle frequenze tv e a sostituirla con asta a titolo oneroso". Si tratta di un'impegno doveroso con cui forse si potrà alleggerire la pressione sul contribuente tartassato. Ma è un'impegno per nulla scontato perché contrasta con gli interessi di Berlusconi che non ha esitato a definire "un'imboscata" l'iniziativa leghista. Il Carroccio con un abile mossa politica cerca di prendere due piccioni con una fava: fare lo sgambetto a Monti e proporsi come interprete del malcontento popolare per la manovra economica "lacrime e sanuge". Il governo Monti per parte sua ha dei vincoli dettati dagli interessi delle maggioranze parlamentari che lo sostengono: se l'asta si facesse davvero, il Cavaliere potrebbe cogliere l'occasione per staccare la spina all'esecutivo ma dovrebbe poi spiegare agli Italiani perchè, in tempi di crisi, l'erario dovrebbe rinunciare a un introito ( una tantum) oscillante tra i 2 e i 16 miliardi per favorire i soliti noti.
domenica 18 dicembre 2011
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