C'è una tentazione da cui occorre fuggire come la peste: compiacersi della cattiva reputazione che i nostri politici hanno all'estero. Il sogghignare della Merkel e di Sarkozy è rivolto contro l'Italia ancora prima che contro Berlusconi. Il premier tedesco e francese ridono di un Paese inaffidabile con uno dei debiti pubblici più alti al mondo e che da 15 anni ha tassi di crescita bassissimi ( una media dello 0,75% del PIL). Se poi il nostro presidente del Consiglio incorre in brutte figure , se non riesce a rispettare gli impegni assunti in sede internazionale, a rimetterci è prima di tutto la credibilità dell'Italia. Il problema della classe politica deve essere risolto autonomanente dai cittadini senza sperare in "provvidenziali" spallate esterne. La mediocrità di chi ci rappresenta nelle istituzioni chiama in causa la responsabilità delle nostre scelte di elettori.
lunedì 24 ottobre 2011
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