La vittoria di Vendola nella primarie per la regione Puglia nonostante l'aperta ostilità dei vertici del PD mi induce a proporre alcune riflessioni aventi come denominatore comune la confusione tattica in cui versa la dirigenza del Partito Democratico. Anzitutto bisogna premettere che il particolare equilibrio di forze esistente nella sinistra pugliese con la prevalenza di un esponente della sinistra estrema non può essere lo specchio di una generale situazione nazionale. Conseguentemente appare abbastanza curiosa, a conferma del fiuto politico del suo promotore Baffino D'Alema, l'idea di lanciare proprio in quella regione il laboratorio politico di un alleanza con l'UDC, con la fondata possibilità di vedersela naufragare sul nascere. E allora come come conquistare il favore di elettorato moderato, vero ago della bilancia dell'agone politico, ma che oggi sceglie in larga parte di votare a destra? Un nodo irrisolto che se non affrontato in tempi utili rischia di diventare irrisolvibile per Bersani e soci
La vittoria nelle primarie di Vendola in Puglia manda in confusione i vertici del PD
Roberto Saviano su Rosarno: la rivolta degli immigrati risorsa contro la 'ndrangheta
la ribellione degli immigrati a Rosarno è la vera risorsa contro la ndrangheta. Questa la conclusione della riflessione fatta da Roberto Saviano in un'intervista rilasciata alcuni giorni or sono al TG3. Per l'autore di Gomorra non si può pensare che i recenti fatti di ostilità agli immigrati di colore non abbiano nulla a che vedere con la criminalità organizzata in un Comune come Rosarno commissari ato per in filtrazioni mafiose e in cui il clan dei Pesce fa il bello e il cattivo tempo. Dunque gli immigrati si sono ribellati anzitutto contro le ndrine. E non è un caso che i senegalesi nei giorni della protesta si siano spinti fino a circondare la villa di un capozona della ndrangheta locale. Un gesto di aperta sfida che i calabresi non oserebbero mai compiere. Dunque sono gli immigrati la speranza della tutela della legalità e dei diritti violati dalle attività criminali della ndrangheta a cui invece gli italiani, assuefati alla convivenza con la criminalità organizzata hanno rinunciato da tempo
Josipovic nuovo preisdente della Croazia
Ivo Josipinovic, professore di diritto internazionale, è il nuovo presidente della Croazia. Ha nettamente battuto domenica il rivale Milan Bandic con il 60% dei consensi. Il neo presidente si è impegnato a lottare contro il crimine e la crisi economica che attanaglia il Paese. Si è trattato anche di una sconfitta della potente chiesa croata che pur non pronunciandosi apertamente preferiva Bandic. In Croazia il presidente ha un potere di stimolo nei confronti dell'esecutivo con cui condivide l'indirizzo e la gestione della politica estera
L'attentato alla nazionaledi calcio del Togo nello scenario di interessi politici e economici dell'Angola
Qual'è lo scenario in cui si è verificato l'attentato terroristico che in Angola ha provocato la morte di tre membri della nazionale di calcio del Togo che si apprestava partecipare alla Coppa d'Africa? il fatto si è svolto nella provincia di Cabinda, nel nord del paese ed è stato rivendicato dagli indipendentisti del Fronte di Liberazione di Cabinda. Infatti quel territorio originariamente non era angolano ma è stato riunito in seguito all'indipendenza dai coloni portoghesi. Il conflitto tra governo centrale è ribelli separatisti ha anche motivazioni economiche: l'Angola ha un'economia basata sul petrolio. E proprio a Cabinda viene estratto il 50% del petrolio dello Stato africano.
CGIA Mestre: le due aliquote IRPEF al 23 e 33% favoriscono i più ricchi
Le due aliquote del 23% e 33% proposte da Berlusconi per la nove Irpef avvantaggeranno sopratutto i contribuenti con i redditi più elevati. E' quanto emerge dalle simulazioni della CGIA di Mestre Una famiglia con un redditto di 21500 euro e un figlio a carico risparmierà circa 520 euro all'anno di contributi; chi guadagnerò 40000 euro avrà uno sgravio di 2000 euro chi ha un reddito di 100000 euro addirittura potrà risparmiare fino a 13000 euro.
Dallo ius sanguinis allo ius soli. Si alla legge sulla cittadinanza Sarubbi- Granata.
"un negro non può essere italiano". Con questo principio gli ultras di molti stadi d'Italia accolgono le esibizioni del giocatore dell'Inter di pelle nera Mario Balotelli. E il diritto da ragione alla loro inciviltà: In Italia il principio per acquisire la cittadinanza è quello dello ius sanguinis. Detto in parole povere: si è cittadini se si nasce da genitori italiani. Nei paesi di avanzata cultura giuridica invece prevale lo ius soli, ovverosia diventa cittadino chi nasce nel territorio del relativo Stato. E per questo Balotelli essendo nato In Italia ma da genitori nigeriani pur avendo nel parlare una evidente cadenza bresciana, è diventato cittadino italiano solo al compimento della maggiore età perché le lungaggini burocratici hanno impedito che l'affido della sua nuova famiglia italiana ( i Balotelli appunto)si tramutasse in adozione.
Di casi come quello di Balotelli in Italia ce ne sono tanti: figli di immigrati nati nel nostro Paese che nonostante siano perfettamente integrati nel contesto sociale non godono dei diritti della cittadinanza. Cittadini di fatto , ma non per il diritto italiano.
A tal proposito è' in discussione in Parlamento una proposta di legge presentata dal deputato del PDL Fabio Granata e da quello del PD Andrea Sarubbi che porrà fine a questa ingiustizia introducendo il principio dello ius soli per i figli di immigrati residenti stabilmente e legalmente in Italia o ai minori che hanno completatato regolarmente un ciclo di studi scolastico o professionale; ridurrà inoltre da 10 a 5 anni di residenza i tempi necessari per la richiesta ddella cittadinanza da parte dello straniero, previo sostenimento di una prova d'italiano, l'obbligo di frequentare corsi d'integrazione e la pronuncia di una giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Rosarno, la Corleone di Calabria, spara ai neri e si tiene le cosche della 'ndrangheta
Rosarno, nel cuore della Calabria, paese dedito alla produzione della arance. Ma raccoglierle non conviene più: i contadini riescono a spuntare un prezzo di 5-6 centesimi al chilo; ma già la raccolta affidata al monopolio dei caporali costa di più: anche assumendo braccianti in nero si riesce ad arrivare ad otto centesimi al chilo. I braccianti sono gli africani costretti a vivere come schiavi con un salario da un euro l'ora (per fare un raffronto in Trentino i raccoglitori di Mele prendono sette euro all'ora) per dieci-dodici ore al giorno di durissimo lavoro al termine delle quali ad accoglierli c'è uno spoglio materasso dove riposare in un capannone senza luce ne acqua. A fare gli affari sono i caporali che controllano la manodopera e gli intermediari che comprano le arance per venderle nei mercati con un rialzo di prezzo che può arrivare a sfiorare il 500%. Quasi sempre dietro i caporali e gli intermediari in Calabria ci sono le cosche della 'ndrangheta. perchè Rosarno non è solo terra di arance; qui si spartiscono gli affari alcune delle famiglie criminali più potenti d'Italia: i Bellocco, i Pesce,i Piromalli che dominano il territorio della piana di Gioia Tauro.
Gli agricoltori dal canto loro hanno poco interesse a battersi per spuntare un prezzo migliore del loro prodotto: conviene lavorare di meno, lasciare marcire le arance e intascarsi i contributi europei che vengono erogati sulla base degli ettari che il contadino dichiara di possedere e coltivare.
Le arance non hanno più bisogno di braccia che le raccolgano: agli abitanti di Rosarno gli africani non servono più e ora se ne devono andare. E questi ultimi si ribellano e compiono le violenze di questi giorni, ingiustificabili beninteso, ma del tutto comprensibili
I neri abbandonano la guerriglia dopo che le ndrine ( alcuni tra gli arrestati sono degli affiliati alle cosche) gli sparano contro ad altezza d'uomo. La 'ndrangheta cavalca il malumore della popolazione e fa capire chi comanda.
per raccogliere il restante della produzione da immettere sul mercato ora bastano i romenie e i maghrebini che ancora già ci sono in città. Shiavi sostiuiti da altri schiavi.
Così funzionano le cose a Rosarno, Reggio Calabria dove a dettare legge sono i criminali.
Marco Mancini, da abu Omar ai dossier Telecom: il miracolato dal Segreto di Stato
Marco Mancini, l'agente segreto del Sismi si salva dal processo Telecom con la consueta scorciatoia del segreto di Stato che si era già rivelata provvidenziale in occasione del processo per il sequestro di Abu Omar. Mancini, accusato di avere passato informazioni riservate al capo della sicurezza Telecom, Tavaroli,per le sue attività di dossieraggio ( e per le quali Tavaroli ha già chiesto di patteggiare) ha ripetutamente opposto agli inquirenti il segreto di Stato. E ora il presidente del Consiglio Berlusconi conferma la necessità di mantenere tale segreto sulla natura dei rapporti di Mancini con Tavaroli e gli altri indagati nell'inchiesta.
Si tratta dell'ennesima vicenda processuale in cui il segreto di Stato impedisce di fare piena luce sui comportamenti disinvolti di settori della nostra intelligence. Sul perché sia stato utilizzato anche in questa occasione si possano fare solo illazioni; resta la fortissima sensazione che il segreto di Stato sia sovente funzionale alla copertura di comportamenti tutt'altro che consoni a dei servitori dello Stato. E' doveroso quindi chiedere per l'ennesima volta che la sua disciplina venga riformata in senso restrittivo.
Gordon Brown trascina il Labour verso l'abisso elettorale
La ricetta del primo ministro inglese Gordon Brown dare soldi alle banche paer combattere la crisi si è rivelata fallimentare: la Gran Bretagna è in recessione e sim trova a gestire un deficitdrammatico per l'anno in corso pari 12% del PIL. La popolarità di Brown è oramai in crollo verticale e alcuni suoi compagni di partito hanno proposto espressamente la questione della leadership chiedendo di fare delle primarie per sostituirlo alla guida del partito . Il tentativo di spodestare Brown è per ora fallito ma secondo un sondaggio riportato dal Sun il partito laburista avrebbe i 30% contro il 42% dei conservatori David Cameron che pur non avendo la popolarità di un Blair nel 1997 è assai probabile che vinca le elezioni
Iran: per Khamenei i contestatori sono nemici di Dio. Vietati i contatti con la BBC, con l'università di Yale e con Human Rights Watch
Un rappresentante della Guida Suprema, ayatollah Khamenei, ha definito i contestatori del regime "nemici di Dio" e per questo chiunque proseguirà nelle proteste rischia la pena capitale. Inoltre il regime ha proibito ai suoi cittadini il contatto con una sessantina di organizzazioni internazionali responsabili di lavorare per la sovversione del regime: si va da media come BBC, la radio tedesca e Voice of America , a ONG come Human Rights Watch o la Soros Foundation, fino all'università di Yale.
Il regime iraniano sempre più incapace di tenere in mano la situazione sta portando il suo Paese a chiudersi su se stesso e condannando all'isolamento i suoi giovani abitanti desiderosi di porsi in contatto con il resto del mondo.
Russia: per il 2010 braccio di ferro tra Putin e Medvedev?
Forse il 2010 della Russia potrebbe essere segnato dalla rottura tra il primo ministro Putin e il suo successore al Cremlino Dimitri Medvedev. la perfetta simbiosi tra i due ha di recente incominciato a incrinarsi con un progressivo smarcamento del presidente russo dal suo ingombrante mentore: Medevedev infatti nel 2009 ha aperto alle ONG e a più in generale a quei settori della società russa più favorevoli a riforme liberali. nei suoi slogan ,Medvedev insiste sempre più sulla necessità di cambiare rispetto agli anni in cui dominava Putin. Costui d'altro canto continua a puntare di più sul nazionalismo e sull'idea di uno stato forte e decisionista in campo economico, mentre Medvedev sembra più aperto alla società civile e alla libertà economica. Tuttavia la vera sfida si giocherà sull'immagine: e sotto questo aspetto Putin continua a godere di una popolarità maggiore e sopratutto ben consolidata, il che potrebbe indurre il rampante presidente russa a più miti consigli, almeno nell'immediato.
Stati Uniti: misure di sicurezza rafforzate negli aeroporti per passeggeri di Paesi a rischio
Primi provvedimenti per aumentare la sicurezza dopo il fallito attentato di Detroit: le autorità statunitensi hanno intensificato lo screening negli aeroporti per i viaggiatori provenienti o che hanno anche semplicemente sostato da 14 nazioni a rischio. Tra queste Afghanistan, Algeria, Libia, Nigeria, India, Pakistan, Somalia, Yemen. Vedremo se si tratta di una misura in virtù dell'emotività post attentato e quindi valida solo per le prossime settimane o se sarà destinata a prolungarsi nel tempo
Regalo di buon anno al boss pluristragista Giuseppe Graviano
il boss Giuseppe Graviano chiamato a testimoniare nel processo d'appello a Dell'Utri si era avvalso della facoltà di non rispondere: " Non parlo perchè il mio stato di salute mi impedisce di rispondere"- aveva detto- "ma non appena potrò informerò la Corte". E i magistrati non sono rimasti insensibili all'appello del capo mafia: la Corte d'assise d'appello di Palermo gli ha revocato l'isolamento diurno in carcere. E ora per sdebitarsi, Giuseppe Graviano potrà riferire finalmente quello che i magistrati vogliono sentirsi dire?.
Comprensibile lo sdegno dei parenti delle vittime. Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, dichiara che "Graviano non ha diritto a nessuno sconto né di giorno né di notte. Le leggi durante questi sedici anni troppo spesso sono andate in una sola direzione, in favore della mafia terrorista, e oggi si vedono i risultati"
Da Roberto Saviano ai ragazzi dell'Onda Verde: i miei auguri per il 2010
Auguri di buon anno ai ragazzi dell'Onda Verde. Anche in Iran hanno il diritto a un 2010 di libertà.
Auguri a Roberto Saviano che ha trascorso l'ultimo dell'anno, come tutti gli altri giorni, sotto scorta. In una terra dove chi è nel giusto vive da recluso e i criminali dettano legge.
Auguri a quei 31 milioni di americani che sono troppo poveri per potersi permettere un assicurazione sanitaria. Se la riforma verrà approvata forse il 2010 regalerà loro un esistenza un po' più dignitosa.
Auguri a Liu Xiaobo, destinato a trascorre i prossimi 11 anni in una prigione cinese. Ha avuto la colpa di chiedere più democrazia per il suo Paese.
Auguri a tutti coloro che non hanno un posto di lavoro o sono precari.
Auguri a chi ancora non ha perso la speranza. Non si sa in che cosa, ma almeno quella è gratis e finché respiri non te la possono togliere. Qualcuno però sta pensando di farci un condono.