In Germania e in Francia esistono apposite classi progettate per consentire ai ragazzi di stranieri di imparare la lingua del posto: se un ragazzo che arriva dall'estero non conosce una parola della lingua del nuovo paese che lo ospita , dedicare appositi corsi intensivi che consentano di recuperare il gap. Adesso che in Italia questa idea la propone la Lega si grida al razzismo. Su questa linea si è mosso Gad Lerner in una puntata de L'infedele spalleggiato dalla clac degli insegnanti in studio: insegnanti che parlano per slogan, pensano in astratto come osserva Aldo Grasso in un suo efficace articolo per il Corriere. Questa è la mentalità di chi lavora nella scuola: ideologizzata!!!!
mercoledì 22 ottobre 2008
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2 commenti:
Autore, non so se leggerai... è passato un mese e non ha commentato nessuno! Veloce veloce: sono insegnante in una scuola dove abbiamo il 20% circa di stranieri, certo che i corsi di italiano intensivi ci sono, li organizzano le scuole con fondi a volte regionali, a volte trovati qua e la', a volte col volontariato degli insegnanti... ma sono appunto corsi intensivi, che i ragazzi seguono per un certo n. di ore alla settimana, e poi tornano nella loro classe... perche' se l'italiano non lo pratichi con gli italiani non lo imparerai mai... e l'unica opportunità per questo è l'inserimento in una classe "normale". A casa non lo parlano di certo! La soluzione delle classi ponte rischia di essere molto costosa e pochissimo efficace...
Ti posso assicurare che in un contesto come quello descritto la maggior parte dei ragazzini impara presto, e anche se all'inizio uno capisce poco o niente delle materie scolastiche, e magari ha bisogno di materiali diversi o "semplificati" per studiare almeno qualcosa, dopo 2 anni i più svegli possono già essere i più bravi della classe! Capita...
Se solo parlamento e governo avessero la modestia di informarsi un po', chiedere in giro... facciamolo almeno noi!
Ciao
Lorenzo
ho letto Lorenzo. grazie del commento :)
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