basta leggere gli articolo della 133/2008 per capre che la storia del governo che vuol privatizzare le università non è vera.
Articolo 16 comma 1:
In attuazione dell’articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell’autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e’ adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e’ approvata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di adozione della delibera.
Articolo 16 Comma 4.
Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e’ ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.
Come si può notare la legge non obbliga ma da la facoltà alle università di diventare fondazioni. E stabilisce che esse non possono diventare enti commerciali ne redistribuire utili. Lo scopo è quello di fornire loro gli strumenti giuridici propri del diritto privato in modo da aggirare anche alcuni vincoli pubblicistici che coprono i baroni, consentendo una maggiore concorrenza tra le università e di diversificare la selezione di personale docente e dei ricercatori attingendo con più facilità anche a quelle professionalità formatesi al di fuori delle università
venerdì 24 ottobre 2008
La privatizzazione delle università: verità o balla?
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governo,
politica italiana,
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