sabato 4 ottobre 2014

A Hong Kong i giovani chiedono democrazia e autonomia da Pechino

I migliaia di giovani di Occupy Central manifestano perchè il capo dell'esecutivo di Kong Kong sia eletto a suffragio universale e senza alcuna interferenza da parte di Pechino. Ma la Cina è di diverso avviso e ha stabilito che il capo dell'esecutivo venga scelto dagli elettori tra una rosa di tre nomi preselezionati da un comitato elettorale in larga parte composto da uomini vicini al regime cinese.
Hong Kong è un ex colonia britannica che è ritornata sotto il controllo cinese nel 1997 a seguito di un accordo siglato nel 1984 tra Cina e Gran Bretagna. La Cina ha accettato di governare Hong Kong per 50 anni secondo il principio "un Paese, due sistemi" grazie al quale la città gode di un notevole grado di autonomia con un proprio sistema giuridico e una serie di libertà per i residenti sconosciute al resto della Cina, tra cui il diritto a riunirsi e esprimere liberamente il proprio pensiero. Nella Basic-Law , la mini costituzione in vigore a Kong Kong, il sistema elettorale non è regolato esplicitamente ma è previsto l'impegno a introdurre il suffragio universale. I manifestanti ritengono che il nuovo sistema elettorale sia un tentativo delle autorità cinesi di frenare l'evoluzione in senso democratico del sistema politico di Hong Hong e di ridurne gli spazi di autonomia da Pechino.

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