Il ministro dell'interno Alfano quando invia una circolare ai prefetti in cui invita a intervenite presso i sindaci per dichiarare invalide la trascrizioni dei matrimoni di coppie omosessuali celebrati all'estero non fa altro che applicare la legge dato che nel nostro ordinamento l'unico matrimonio avente valore giuridico rimane quello tra uomo e donna. Il problema dunque non sta tanto nello zelo del Viminale quanto nell'ingiustizia di una normativa che ancora oggi non riconosce alcun diritto alle coppie gay. Lo sdegno va quindi indirizzato al Parlamento cui spetta il compito di regolamentare finalmente le unioni di fatto tra coppie etero ed omossesuali colmando quel divario di civiltà che divide l'Italia dai paesi europei più avanzati.
giovedì 9 ottobre 2014
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