martedì 11 settembre 2012

Favia vs Beppe Grillo. Il franchising della politica

C'è poca democrazia interna nel Movimento 5 stelle? E' soprendente che un problema così lampante sia emerso solo dopo lo sfogo del consigliere regionale emiliano Favia catturato in fuorionda alle telecamere di La7. Che le possibilità di dissenso interno siano limitate lo stabilisce lo stesso "Non-Statuto" del movimento all'art 3 che testualmente recita: "il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso.".
Il movimento 5 stelle è proprietà di Beppe Grillo: tutti gli aderenti lo sanno e possono usare il marchio in franchising solo se il titolare acconsente. Non si può contestare la voce del padrone e lo stesso Beppe Grillo-  o il suo alterego Casaleggio che gli scrive i discorsi - nel momento in cui definisce Favia un ex disoccupato che ora ha 3 mila euro al mese tratta i militanti da dipendenti.

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