lunedì 3 settembre 2012

Cheick Modibo cerca di guidare il Mali fuori dall'incubo delle divisioni interne e dell'integralismo islamista

Il Mali è un Paese stremato dalle divisioni nell'esercito, nella classe politica e nell'opinione pubblica. Un Paese reduce dal colpo di Stato militare di marzo, spaccato a metà con il nord del Paese in cui gli indipendentisti tuareg del MLNA hanno dichiarato al secessione unilaterale dal resto del Mali e vaste zone settentrionali in mano ai gruppi islamisti Aqmi,Ansar Dine e Mujao. Cheick Modibo dopo un primo fallito tentativo ad aprile, ha ritentato il 20 agosto di formare un governo di unità nazionale con il compito di ristabilire un ordine civile.
Le richieste dell'ECOWAS [Comunità economica dell'Africa occidentale] di comprendere nel governo i principali gruppi politici sono state rispettate. Ora la scommessa sarà non cronicizzare l'emergenza e giungere ad elezioni regolari, anche senza il Nord secessionista. Perchè solo un governo legittimato dal voto popolare ha possibilità di restituire nel lungo periodo la pace al mali e di risolvere il problema del Nord.

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