Grazie all'eccellente operato di Mario Draghi la banca d'Italia ha riacquisito quell'autorevolezza a livello internazionale messa a rischio ai tempi di Antonio Fazio e dei furbetti del quartierino. Buon senso vorrebbe che si proseguisse nel segno della continuità e il governatore, prossimo ad assumere la presidenza della banca Centrale Europea, ha già indicato Fabrizio Saccomanni quale suo successore ideale.
Il balletto di nomi che si sta facendo in questi giorni è invece la manifestazione dell'ennesimo pasticcio che la nostra classe politica di piccoli intrallazzatori rischia di combinare a un Paese che in tempi di crisi avrebbe bisogno di comportamenti ben più seri.
venerdì 30 settembre 2011
Draghi, Saccomanni e gli squallidi giochi politici sulla Banca d'Italia
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