venerdì 15 maggio 2009

Bilancio del primo anno di governo Berlusconi. Molte chiacchere, pochi risultati


Primo anno del governo Berlusconi. Il tempo passato e le cose fatte consentono di esprimere un giudizio sull'operato dell'esecutivo. Sinteticamente si può dire che ai tanti annunci sono seguiti pochi fatti. Non sono stati minimamente presi in esame quelle misure che sarebbero necessari e per dare un volto più moderno al nostro paese: le liberalizzazioni, la riforma del mercato del lavoro. La crisi è stata affronta senza una strategia di fondo chiara: la decisione di tutelare il sistema bancario, garantendo i risparmi dei depositi va nella direzione giusta. Non altrettanto invece la distribuzione delle risorse a sostegno dell'economia. Provvedimenti come la social card si sono rivelati inefficaci e illusori. Il sistema Italia ha bisogno di tanti piccoli interventi nel territorio molto più utili per riattivare il ciclo economico delle iper pubblicizzate "grandi opere". Si prometteva una riforma della scuola e dell'università che andasse incontro alle esigenze degli studenti di una migliore qualità dell'insegnamento, ma finora si sono visti solo tagli indiscriminati che penalizzano sopratutto chi fa una buona didattica e una buona ricerca.
Nessun intervento apprezzabile neppure nel welfare. Continuiamo ad avere un sistema previdenziale iniquo e troppo costoso per le nuove generazioni che la pensione rischiano di non vederla mai. In Italia esistono due mercati del lavoro paralleli: da una parte gli ipergarantiti e dall'altra chi in caso di licenziamento si troverebbe in mezzo alla strada perché non ha alcun diritto.
Il piano casa sembrava essere una grande occasione soprattutto per gli speculatori. la tragedia dell'Abruzzo forse farà riflettere in questo senso. Ma nel frattempo la vera emergenza dell'edilizia popolare verrà affrontata?
Sulla giustizia questo governo si è occupato solo della posizione del premier con il Lodo Alfano. I reali problemi dei cittadini che si trovano alle prese con un sistema processuale pachidermico non sembrano essere per ora in agenda.
Sul fronte fiscale questo governo ha appena approvato il federalismo. Ma aveva in precedenza cancellato l'unica vera tassa federalista: l'ICI.
Ci sono anche le cose positive però: si è riportato all'ordine del giorno il problema del nostro fabbisogno energetico rimettendo in gioco anche l'energia nucleare, si è affrontata la questione rifiuti a Napoli, la campagna antifannulloni nella P.A ha prodotti risultati positivi anche se probabilmente inferiori a quelli esibiti dal ministro Brunetta, la questione immigrazione clandestina è stata affrontata con punte di inquietante demagogia ma si sono presi anche duri e necessari provvedimenti.
Messi sul piatto tutti i pro e i contro, il bilancio dell'operato del governo Berlusconi resta sinora in rosso. Rimango in attesa di vedere quando ai tanti buoni propositi seguiranno i fatti. E spero da cittadino che si creino i presupposti affinché, possa rivedere il mio giudizio.

5 commenti:

betty ha detto...

mi auguro anche io da cittadina italiana di poter vedere presto il mio paese uscire da questi anni a dir poco sconfortanti..
betty

storico sgrz ha detto...

concordo betty.
speriamo passi la nottata :)

Finazio ha detto...

Mi complimento per la tua capacità di sintesi, come hai visto il mio bilancio è invece pachidermico. Ma il riconsiderare l'energia nucleare non mi sembra possa andare tra le cose positive, dal momento che il futuro è nelle energie rinnovabili, non nel costosissimo e pericoloso nucleare.

storico sgrz ha detto...

ciao finazio
grazie per i complimenti
per quanto rigarda il problema energetico visto il gap italiano in tale settore io credo si debba puntare su tutte le fonti sia le rinnovabili ma anche sul nucleare. averci rinunciato sull'onda emotiva chernobyl è stato un grosso errore che stiamo ancora pagando visto che paghiamo l'energia più cara in Europa

Anonimo ha detto...

Che abbia governato bene o male....ai posteri l'ardua sentenza. Ma almeno ha governato. Se le cose vanno o andranno male almeno sappiamo chi è il responsabile. Quanto alla sinistra...se fossero capaci di mantenere per 5 anni un governo stabile tanto di cappello. Ma sono 80 anni che litigano fra loro..... l'unica cosa che sanno fare bene è aprire un "tavolo di dibattito democratico". Ne sta uno per ogni problema...Stanno ancora discutendo......