la camera ha approvato ieri due mozioni presentate dal PDL e dall'UDC che impegnano il governo a "realizzare interventi volti a facilitare e promuovere le condizioni per l'effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie fra scuole statali e paritarie" e a "a garantire la certezza dei finanziamenti e dei tempi di erogazione delle risorse per le scuole paritarie e l'equivalenza con le altre istituzioni formative, anche europee". Va detto che una mozione è un atto del parlamento che non vincola l'esecutivo. Tuttavia in questo caso da una chiara indicazione degli intendimenti prevalenti nella maggioranza volti a favorire un rafforzamento delle scuole private rispetto a quelle pubbliche. Tanto più che contestualmente venivano bocciato le due mozioni dell'opposizione che chiedeva il ripristino " delle somme destinate alla scuola pubblica decurtate con la finanziaria" e l'esclusione di ulteriori oneri per lo Stato per finanziare gli istituti privati e di intensificare i controlli sulle scuole non statali che chiedono la parità.
In via di principio io sarei anche favorevoli a una maggiore concorrenza tra scuole pubbliche e private che potrebbe così favorire la qualità complessiva del sistema scolastico. Il problema è che in Italia le scuole private sono spesso di ispirazione cattolica , spesso non di grande qualità e che si tramutano in diplomifici pronti a regalare il titolo di studio agli asini che vengono bocciati nelle scuole pubbliche. Il testo delle mozioni approvate enfatizza il principio della libertà di scelta educativa per le famiglie e l'importanza della realizzazione di un autentico pluralismo educativo. In realtà molto più banalmente sembra trattarsi di un provvedimento che nasconde intenti di tipo confessionale.
martedì 12 maggio 2009
La Camera approva mozione pro scuole paritarie. Il governo progetta favori per le scuole cattoliche?
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