martedì 12 maggio 2009

La Camera approva mozione pro scuole paritarie. Il governo progetta favori per le scuole cattoliche?

la camera ha approvato ieri due mozioni presentate dal PDL e dall'UDC che impegnano il governo a "realizzare interventi volti a facilitare e promuovere le condizioni per l'effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie fra scuole statali e paritarie" e a "a garantire la certezza dei finanziamenti e dei tempi di erogazione delle risorse per le scuole paritarie e l'equivalenza con le altre istituzioni formative, anche europee". Va detto che una mozione è un atto del parlamento che non vincola l'esecutivo. Tuttavia in questo caso da una chiara indicazione degli intendimenti prevalenti nella maggioranza volti a favorire un rafforzamento delle scuole private rispetto a quelle pubbliche. Tanto più che contestualmente venivano bocciato le due mozioni dell'opposizione che chiedeva il ripristino " delle somme destinate alla scuola pubblica decurtate con la finanziaria" e l'esclusione di ulteriori oneri per lo Stato per finanziare gli istituti privati e di intensificare i controlli sulle scuole non statali che chiedono la parità.
In via di principio io sarei anche favorevoli a una maggiore concorrenza tra scuole pubbliche e private che potrebbe così favorire la qualità complessiva del sistema scolastico. Il problema è che in Italia le scuole private sono spesso di ispirazione cattolica , spesso non di grande qualità e che si tramutano in diplomifici pronti a regalare il titolo di studio agli asini che vengono bocciati nelle scuole pubbliche. Il testo delle mozioni approvate enfatizza il principio della libertà di scelta educativa per le famiglie e l'importanza della realizzazione di un autentico pluralismo educativo. In realtà molto più banalmente sembra trattarsi di un provvedimento che nasconde intenti di tipo confessionale.

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