Gli scozzesi hanno scelto di rimanere nel Regno Unito. È questo l'esito del referendum in cui il no all'indipendenza ha prevalso con il 55% dei voti. Probabilmente in molti elettori la prospettiva di una secessione è apparsa un vero e proprio salto nel buio. Troppo forti i legami economico-finanziari con Londra per essere recisi così bruscamente. Troppo incerto l'attuale contesto globale per essere affrontato da un piccolo Paese di 5 milioni di abitanti che per quanto dinamico e ricco di risorse naturali, avrebbe dovuto confrontarsi con realtà imponenti ed e aggressive sul piano sia politico ed economico.
Assai poco sicure e rassicuranti si sarebbero presentate le relazioni internazionali per il neonato Stato scozzese con Paesi come Spagna, Belgio, Grecia e Cipro pronte a boicottarne l'entrata nella UE nel timore che il contagio secessionista prendesse forza anche nelle proprie rispettive realtà.
Secoli di incomprensioni e dissidi anche sanguinosi, hanno condotto inglesi e scozzesi a un passo dalla separazione. Non ci si potrà illudere che improvvisamente scoppi l'amore, ma almeno la straordinaria partecipazione popolare ( ha votato l'85% degli aventi diritto) in questo referendum ha detto chiaramente che l'interesse a mantenere in piedi il matrimonio è reciproco. Sempre che Londra mantenga le promessa di concedere maggiore autonomia alla Scozia.
venerdì 19 settembre 2014
La Scozia rifiuta l'indipendenza
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