sabato 18 agosto 2007

IRAQ: CASA BIANCA PREPARA PIANO RIDUZIONE TRUPPE

La Casa Bianca intende utilizzare l'atteso rapporto di meta' settembre sulla situazione in Iraq per delineare una graduale riduzione delle truppe sul terreno a partire dall'anno prossimo. Lo scrive oggi il 'New York Times', citando fonti militari e dell'amministrazione statunitense.

Il rapporto, basato sulle valutazioni del comandante militare in Iraq, generale David Petraeus, dovra' descrivere i risultati ottenuti con il 'surge', l'invio di 130mila nuovi soldati in Iraq deciso in gennaio. A quanto si legge, la Casa Bianca punta a servirsene per contrastare la pressione dell'opinione pubblica per un rapido ritiro, mantenendo nel Paese arabo una presenza militare fino alla fine della presidenza Bush.

Il rapporto, dunque, riferira' che il 'surge' ha avuto successo nell'aumentare la sicurezza in Iraq, con meno omicidi settari e attentati, ponendo le basi per una nuova strategia con una riduzione delle truppe nella prima meta' dell'anno prossimo. Tuttavia verra' ribadito che, in nome dei vitali interessi americani nella regione, sara' ancora necessaria una presenza prolungata nel Paese arabo e che ogni rapido ritiro sarebbe catastrofico. L'accenno alla "nuova strategia" servira' soprattutto a rassicurare i parlamentari repubblicani che appaiono sempre piu' critici sull'andamento della guerra.

Al momento, nota il 'New York Times', non e' chiaro di quanto l'amministrazione Bush voglia ridurre la presenza militare in Iraq. Fonti ben informate affermano che il presidente decidera' solo dopo che Petraus avra' completato il suo rapporto, presentando varie possibilita'. Tuttavia la strategia del surge non potra' che finire in primavera se Bush vorra' mantenere la promessa di limitare a 15 mesi le missioni in Iraq, con un anno di pausa in patria. In base a questi parametri, secondo il numero due militare in Iraq, generale Raymond Odierno, e' probabile che le cinque brigate aggiunte quest'anno cominceranno a partire una ad una fra aprile e agosto.

La questione centrale e' fino a che punto i soldati americani potranno lasciare i compiti di mantenimento di sicurezza, dedicandosi invece all'addestramento e al sostegno delle truppe irachene. Secondo le fonti, alcune truppe americane potrebbero venir ritirate dal Kurdistan e dalla provincia di Anbar, ora piu' stabile, per essere indirizzate verso regioni piu' turbolente o compiti di addestramento. La presenza americana rimarrebbe invece forte a Baghdad e nelle aree limitrofe.



fonte. adn kronos

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