sabato 1 novembre 2008

i mali dell'università/3. la progressione indiscriminata delle carriere

A fronte di una riduzione delle risorse destinate all'università gli atenei hanno spesso risposto in questi anni destinando le risorse non alla valorizzazione dei giovani ricercatori e della ricerca ma alla progressione delle carriere dei professori. Dal 1999 al 2006 son stati promossi 13000 docenti e creati 26000 idonei. Il giochetto della moltiplicazione dei posti disponibili costa allo Stato 300 milioni all'anno. I nuovi concorsi banditi prima del 30 giugno creeereano un ulteriore surplus di quasi 200 milioni annui.
A questa logica non hanno resistito nemmeno le dieci università che si sono proclamate di eccellenza, tra cui Bologna, i Politecnici di Milano e Torino, Padova, Milano Bicocca, hanno bandito 497 concorsi, per un totale di quasi mille idonei, il 28 per cento del totale, in buona parte concentrati presso i Politecnici di Milano (94 concorsi e 188 idoneità) e Torino (81 concorsi e 162 idoneità). Nemmeno le università private hanno saputo resistere alla tentazione delle due idoneità: l’Università Cattolica, ad esempio, ha bandito complessivamente 27 concorsi.

QUI SI PUò COTROLLARE LA SITUAZIONE COMPLESIVVA DEI BANDI EMESSI



Il sito la voce.info ci spiega la politica con cui i nostri atenei gestiscono i concorsi CLICCA QUA
Perché gli atenei si sono affrettati a bandire i concorsi entro il 30 giugno? La risposta è semplice: perché con due idoneità si hanno maggiori probabilità di promuovere i candidati interni, indipendentemente dal merito. Facendo finta di non sapere che la seconda idoneità verrà prima o poi premiata da un altro ateneo, che inserirà l’idoneo nei propri ruoli, con il conseguente innalzamento della spesa. Così, con il meccanismo delle due idoneità entreranno in servizio 3.556 nuovi docenti, circa il 10 per cento dell’attuale corpo docente (ordinari e associati); magari non subito, perché il blocco parziale del turn-over rallenterà le immissioni in ruolo.

Va sottolineato che la doppia idoneità ( la possibilità cioè di bandire concorsi di idoneità per il doppio dei posti disponibili) era stata eliminata dal ministro Moratti e poi reintrodotto da un emendamento alla finanziaria del 2008 ( maggioranza di centro sinistra). Ora il governo con la legge 133 lo reiliminerebbe. Mi chiedo come mai allora non vi furono proteste e non si scese in piazza. :hmm:

Come funziona la doppia idoneità? ce lo spiega Gianni Trovati su il Sole 24 ore del 25 febbraio 2008

Un concorso per un posto da professore crea due idonei. E il secondo idoneo crea la cattedra. Con questo meccanismo, in meno di sette anni sono stati promossi 13mila docenti, aumentando i costi annui del personale di 300 milioni. E la legge di conversione del milleproroghe fa vivere il sistema anche nel 2008. Per capire i motivi basta guardare al passato, caratterizzato da atenei trasformati in «idoneifici»: bandiscono il concorso, individuano i vincitori, e li rispediscono nella sede di appartenenza con la promozione in tasca.

All'Università della Calabria nel 2006 servivano davvero i due nuovi ordinari di lingua inglese nominati per la facoltà di economia? No. Infatti uno dei due è stato subito chiamato dall'Università di Torino, proprio dove insegnava già come associato. Nella stessa facoltà (scienze politiche) in cui operava un membro della commissione di concorso. E all'Università della Val d'Aosta erano indispensabili, due anni prima, due nuovi ordinari di pedagogia sperimentale? Non sembra, visto che uno dei due è stato subito chiamato a Bologna. Anche lui insegnava già all'Alma Mater. Anche lui ha incontrato un collega di facoltà nella commissione che l'ha "incoronato" ordinario.

I due esempi sono scelti a caso fra i migliaia che si sono verificati negli ultimi anni. E che si riproporranno anche nel 2008, perchè un emendamento nella legge di conversione al milleproroghe, al voto del Senato la prossima settimana, sposta al 2009 la fine di questo nonsense, decretata fin dal 2005 da Letizia Moratti (si veda Il Sole 24 Ore del 20 e 21 febbraio). Gli atenei, anche se hanno superato i tetti di spesa per le assunzioni, potranno continuare a bandire concorsi che individuano un numero doppio di «idonei» rispetto ai posti disponibili. Insomma, nel 2008 stop al reclutamento, ma via libera alle promozioni.

Il meccanismo è fantasioso ma lineare: l'università A non ha risorse per bandire un posto, ma un suo ricercatore, o un professore associato, fa in modo di essere dichiarato idoneo a un concorso nell'Università B: torna a "casa", l'ateneo crea la nuova cattedra e il gioco è fatto.

Gioco semplice ma caro, soprattutto nel 2008, quando passerà l'ultimo (?) treno dei concorsi vecchio stile: la promozione ad associato costa a regime in media 20mila euro l'anno, e quella a ordinario almeno 30mila. Stimando (molto prudenzialmente) mille posti da ordinario e mille da associato messi a concorso, e quindi altrettanti passaggi di cartiera, l'extracosto è di almeno 50 milioni l'anno. All'inizio, perchè ai livelli più alti anche gli "scatti" sono più generosi. La Copertura? Un mistero. Le motivazioni? Evidenti.

A chiarirle basta quanto è successo dal 1999 al 2006. In sette anni e mezzo sono stati messi a concorso 13.232 posti da associato o da ordinario, e sono stati creati 26.004 idonei: nel 98,3% dei casi i concorsi hanno nominato idonei senza che l'ateneo avesse il posto per loro. E dove sono finiti questi professori "in potenza"? Quasi tutti nella stessa università dove insegnavano prima, ma con una stelletta in più. Un vero colpo di fortuna, capitato a tre neo-associati su quattro e addirittura al 90% di chi è arrivato al gradino di ordinario. Un colpo anche per i costi annui del personale, cresciuti di quasi 300 milioni solo per questa ragione.

L'idoneità multipla era stata introdotta una tantum nel '99 per superare un'emergenza. Ma lo strumento ha appassionato, e come spesso capita (ricordate l'esame di maturità sperimentale durato trent'anni?) è diventato regola. Trasformando molti atenei in catene di montaggio per gli idonei altrui: bandiscono il concorso, la commissione individua gli idonei, e loro non chiamano nessuno. Tra 2000 e 2005 è capitato 363 volte, denuncia (inascoltato) nei suoi rapporti annuali il Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario. E c'è chi si trasforma in un «idoneificio» per conto terzi: il 100% degli idonei nominati a Foggia è partito verso altri lidi, e così il 93% dei promossi a Salerno e l'88% di quelli che hanno gareggiato alla Telematica Guglielmo Marconi. Che poi è stata presa da una furia concorsuale: 60 idonei nominati negli ultimi due anni, mentre i docenti di ruolo rimangono solo due.

Come spesso capita con le norme travisate, il tutto ha un corollario paradossale. Per centrare i «requisiti minimi» per accedere all'offerta formativa, ogni corso di laurea dovrà entro due anni raggiungere un livello minimo di docenza, quattro professori di ruolo per ogni anno di corso. Il decreto che ha fissato i parametri ha introdotto una regola di apparente buon senso: i concorsi, è il ragionamento, dimostrano l'intenzione di incrementare la docenza, e quindi i posti banditi rientreranno nel calcolo dei requisiti. E gli «idoneifici» non avranno problemi a ottenere il bollino.

* FUORI CONTROLLO - Tra il 2000 e il 2005 le promozioni facili hanno aumentato di 300 milioni i costi annui del personale. Nuovi incrementi nel 2008. Bipartisan. In Parlamento tutti d'accordo nell'allungare la vita del «trucco». Conto terzi. A Foggia nessuno dei nominati ha proseguito la caniera nell'ateneo.

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