sabato 15 settembre 2007

per Il Vaticano tenere in vita un vegetale è rispettare la dignità di una persona

Per la Congregazione per la dottrina della fede un paziente in stato vegetativo anche permanente và sempre curato perchè rimane una persona che mantiene inalterata la sua dignità. è sempre difficile stabilire il confine tra un assitenza caritatevole e l'accanimento terapeutico ma l'interogativo che mi pongo è individuare dove sia la tutela della dignità di una persona nella somministrazione di acqua e cibo, anche per vie artificiali, con tubetti e tubicini vari. La mia sensazione è che siamo di fronte a disposizioni in cui entra in gioco più l'elemento giuridico e morale che la compassione verso che soffre. Gesù Cristo nel suo calvario, avrebbe accettato di veder prolungare all'infinito le sofferenze della croce in nome della difesa di un concetto come quello della dignità umana, che così come formulato dal santo Uffizio sembra tanto lontano quanto astratto?

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070801_risposte-usa_it.html

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