sabato 27 ottobre 2012

Se il berlusconismo sopravvive alle sentenze giudiziarie

Silvio Berlusconi
A mio parere la condanna in primo grado di Berlusconi a 4 anni per frode fiscale nell'ambito del processo non determina la fine politica del Cavaliere. Per un verso la sua parabola era già ampiamente in fase discendente come testimoniato dai sondaggi che danno il PDL fortemente ridimensionato attorno al 15%. E'un fatto positivo che le sorti politiche del leader storico del centrodestra non siano strettamente determinate dagli esiti delle sue vicende giudiziarie, perchè ciò avrebbe inutilmente inasprito il confronto politico distogliendo l'attenzione dai veri problemi del Paese.
Berlusconi stesso era conscio del suo declino e la decisione di non candidarsi alle prossime politiche era il visibile suggello di questa nuova consapevolezza. Ma la sua influenza economica e ideologica rimane fortissima come testimonia il coro indignato di esponenti della destra che parlano di sentenza politica. Berlusconi anche al di fuori dell'agone politico continuerà a essere considerato il padre del centrodestra italiano e quindi la sua eredità verrà raccolta da chi ne prenderà il testimone. E ciò da me non può che essere giudicato negativamente: Berlusconi nella sua esperienza politica ha constantemente confuso il suo ruolo pubblico con i suoi interessi privati. La sua annunciata rivoluzione liberale non solo è fallita, ma non è mai cominciata. Il Cavaliere è sempre stato interessato esclusivamente alla propria libertà di azione e la costante ricerca dell'impunità tramite le leggi ad personam e lo svuotamento del reato di falso in bilancio ne sono la evidente testimonianza. Le conseguenze dannose vanno al di là delle stesse intenzioni di Berlusconi: nel corso di questi anni si è consolidato quel clima opaco nella gestione della cosa pubblica che è poi sfociato nell'attuale stato di corruzione diffusa. Non ci sono dunque grandi possibilità per pensare che la mentalità del berlusconismo scompaia improvvisamente nè che si venga a creare un centro-destra capace di far emergere in Italia le forze autenticamente liberali del Paese.

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