mercoledì 18 gennaio 2012

Bot in calo e spread sempre alto: la credibilità di Monti, dell'Italia e le domande dei mercati

Bot e spread per ora non parlano la stessa lingua: Per i Bot a un anno l'asta di novembre aveva portato i rendimenti dei titoli a breve termine al 6,087% ma a gennaio gli interessi sono crollati al 2,735%. Lo spread che misura la differenza di rendimento tra titoli decennali italiani e tedeschi ha registrato un calo ben più limitato: dai 575 punti base di novembre si oscilla attualmenre attorno ai 500 punti base ( in queste ore siamo sui 470)
Come mai questa differenza? I rendimenti di Bot a un anno e Btp a dieci anni posso essere visti rispettivamente come una misura della fiducia a breve e a lungo termine di cui gode il nostro sistema politico- economico-finanziario. A novembre con le dimissioni del governo Berlusconi si era in pieno marasma istituzionale; oggi si è constatato che l'Italia può nell'immediato onorare i suoi impegni e si è riconosciuto che con alcuni provvedimenti presi il governo Monti si è mosso nella direzione giusta . Intendiamoci, la strada è ancora in ripida salita: rimane da affrontare il nodo della crescita, ma i segnali di serietà dati hanno invogliato gli investitori a puntare sui Bot che quindi sono calati di rendimento.
Invece restano profondi dubbi riguardo alla nostra solidità tra dieci anni visto l'enorme carico di debito pubblico da sopportare. Le diffidenze riguardano anche la nostra classe dirigente: terminata la parentesi del governo tecnico, l'Italia timonata dai politici proseguirà la stessa rotta virtuoso oppure tornerà a impantanarsi nelle secche della litigiosità e dell'incapacità di decidere?
In definitiva per ora i mercati finanziari si sono dati una risposta ben precisa: Monti è affidabile, l'Italia ancora no.

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