giovedì 5 maggio 2011

Tra Bin Laden e Libia: confronto tra Stati Uniti e Italia sulla politica estera

Negli Stati Uniti il presidente che ha ordinato l'uccisione del mandante del più grave attentato terroristico di quel Paese riconosce cavallerescamente i meriti del predecessore di diverso schieramento e viene accolto con onori bipartisan dal Congresso.
In Italia nella gestione delle relazioni con il vicino di casa libico si passa dalla politica del baciamano a una mozione approvata dal parlamento in cui si stabiliscono i bombardamenti a scadenza e a costo zero. Le opposizioni rispondono in ordine sparso con tre mozioni separate.
Negli Stati Uniti la politica estera è una cosa seria, rappresenta i superiori interessi della nazione e per questo vola più in alto degli schieramenti. In Italia la politica estera è un teatrino, fatta da chi come la Lega vorrebbe la secessione del Paese e si pulirebbe il culo sulla bandiera, sacrificata ai bizantinismi e agli interessi di piccolo cabotaggio dei vari partiti e partitini. basta e avanza per capire la differenza di rispetto che i due Paesi hanno in ambito internazionale.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La politica estera non compare mai nemmeno nelle campagne elettorali (italiane)... d'altrode, facciamo a gara a delegare: ci poniamo nel cono d'ombra della "comunità internazionale", dell'Europa, degli Stati Uniti...