martedì 6 marzo 2018

Rebus governabilità per l'Italia post voto

Il principale verdetto delle elezioni politiche 2018 è l'assenza di una chiara maggioranza parlamentare. Era ampiamente prevedibile che questo potesse essere l'esito delle urne, in virtù dell'attuale assetto tripolare del sistema politico italiano e di una legge elettorale con un impianto prevalentemente proporzionale che favoriva un'ulteriore dispersione dei voti e dei seggi. Di conseguenza occorrerà un intenso lavoro di mediazione tra i partiti sotto la regia del presidente della Repubblica affinché si possa formare un governo capace di presentarsi alle Camere per chiedere la fiducia. Il successo della Lega mette Salvini alla guida del centro destra ma non sarà facile trovare i circa 50 deputati e 20 senatori mancanti. Se si guarda ai numeri il compito dovrebbe essere ancora più complicato per il Movimento Cinque stelle che nonostante la grossa affermazione con oltre il 30% dei consensi, dovrebbe andare alla ricerca di almeno altri 90 deputati e 40 senatori. L'incertezza dello scenario potrebbe restituire un ruolo decisivo ai parlamentari di un Partito Democratico pur pesantemente ridimensionato. E' forte la prospettiva di un lungo periodo di ingovernabilità: per un Paese fragile come l'Italia, reduce da una pesante crisi economica, si tratta di un rischio che forse non ci si può permettere.

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