Secondo Forza Italia il metodo che ha portato all’elezione del presidente della Repubblica ha segnato la fine del Patto del Nazareno.
Mai nome fu più adeguato: sorto per garantire una miracolosa pacificazione tra opposti schieramenti il Nazareno è ora crocifisso in omaggio al realismo politico delle mutevoli alleanze orchestrate da Matteo Renzi.
Del patto del Nazareno si favoleggiavano meraviglie: grazie a lui ci sarebbero state una Costituzione e una legge elettorale nuove di zecca, si sarebbe dovuto eleggere un capo dello Stato condiviso da tutti, avrebbe avuto inizio una nuova età dell’oro in cui benessere e felicità sarebbero state dispensate a coloro che si accostavano alla Buona Novella del Renzusconesimo.
In realtà dei contenuti di questo fantomatico Patto si è sempre saputo ben poco e per capirci qualcosa ci si doveva affidare agli oracoli cangianti di Berlusconi, Renzi e dei loro più stretti collaboratori. Siamo lontani anni luce da un accordo trasparente sul modello di quanto accade in Germania, dove il programma della Grande coalizione è scritto e firmato dai leader delle forze politiche ed è disponibile in documento pubblicato anche su Internet e consultabile da chiunque, a garanzia del diritto dei cittadini di conoscere che cosa i loro rappresentanti si impegnano effettivamente a fare .
Il patto del Nazareno non era stato progettato per tutelare le aspirazioni del popolo a un cambiamento di rotta, ma per preservare il potere della classe politica che ne variava il contenuto a seconda delle convenienze del momento. Ora il Nazareno è morto, ma risorgerà, dopo tre giorni o comunque quando farà comodo ai politici.
venerdì 6 febbraio 2015
Mitologia del Patto del Nazareno
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