In Egitto si è dunque arrivati al colpo di Stato. Il presidente deposto Muhamad Morsi poteva anche non piacere ma era pur sempre il primo capo di Stato eletto democraticamente del Paese africano. A mio parere non ha pagato tanto il tentativo di islamizzazione quanto il non essere riuscito a dare risposte efficace alla crisi economica e alla perdita di attrattiva verso gli investimenti esteri in cui si dibatte da tempo l'Egitto e che erano costati il potete anche a Mubarak
Ora l'esercito è tornato ad avere un ruolo di assoluto protagonista. Tutto come prima della rivoluzione di Piazza Tahrir dunque? Non proprio, perchè ora il golpe dell'esercito ha avuto un massiccio sostegno popolare. Tuttavia va ricordato che Morsi e i Fratelli Musulmani avevano vinto morsi perchè i loro oppositori non erano riusciti a presentate uno straccio di candidato candidato che potesse catalizzare il consenso in maniera credibile. E poi si può veramente pesare di far fuori una forza popolare come la Fratellanza Musulmana senza spaccare l'Egitto? E' da augurarsi che le inevitabili divisioni non sfocino in un ulteriore bagno di sangue.
giovedì 4 luglio 2013
Dopo la deposizione di Morsi il futuro dell'Egitto resta incerto
Etichette:
Egitto,
Fratelli Musulmani,
geopolitica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento