venerdì 13 maggio 2011

Nel test elettorale di Milano Berlusconi mette in gioco la sua leadership



Berlusconi ha definito le amministrative per il rinnovo del consiglio comunale a Milano un test nazionale. Il motivo per cui il Cavaliere si è sbilanciato tanto risiede nella centralità del capoluogo meneghino per l'asse di potere tra PDL e Lega. Non è un mistero che Bossi volesse un candidato sindaco leghista e un'eventuale sconfitta della Moratti darebbe motivo al Carroccio di alzare la posta. D'altronde la Lega da tempo sta cercando di assumere posizioni autonome in Lombardia dove in decine di comuni ha presentato liste separate dal PDL. Se la capitale economica d'Italia dovesse rimanere al centrodestra Berlusconi vederebbe ulteriormente puntellata la propria indiscussa leadership nella coalizione. In caso contrario è inevitabile che emergano le recriminazioni padane. Il nervosismo provocato dalla posta in gioco gioca brutti scherzi ai Berluscones con la gaffe della Moratti che accusava in maniera infondata l'avversario di sinistra Pisapia di essere stato condannato per furto d'auto. Una caduta di stile che probabilmente non sarà decisiva per l'esito del voto ma che testimonia della rilevanza che in casa PDL attribuiscano all'appuntamento elettorale.

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