lunedì 23 maggio 2011

L'arresto per strupro di Strauss-Kahn divide Francia E Stati Uniti

L'arresto a New York dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale Strauss Khan ( poi dimessosi) per l'accusa di tentato stupro, ha scioccato la Francia, paese d'origine del banchiere. Strauss Kahn era in predicato di divenire il candidato della sinistra socialista per le presidenziali del 2012 e tra gli intellettuali e politici francesi si è diffuso il sospetto che dietro la vicenda giudiziaria ci potesse essere una montatura inscenata per ragioni politiche. Avrebbero inoltre provocato indignazione le immagini pubblicate dalla stampa che mostravano Strauss-Kahn condotto in prigione in quanto si ravvisava in tentativo di umiliare l'imputato. Una spettacolarizzazione dell'arresto legata anche allo status dei procuratori americani che in quanto eletti dal popolo, devono mostrare ai lettori le prove della loro intransigenza nel combattere il crimine.
Al di là del merito dell'inchiesta emerge la spaccatura in termini di cultura, non solo giuridica, tra Stati Uniti e Francia. Da una parte il sistema americano estremamente severo nei confronti di questo tipo di reati, verso cui non viene fatto sconti nemmeno ai personaggi più facoltosi, dall'altro la mentalità francese incline a chiudere un occhio verso i peccati dei suoi uomini più potenti. Basti ricordare i silenzi sulle relazioni extraconiugali di Mitterand ( che aveva avuto anche una figlia illegittima) o la sospensione in virtù delle immunità presidenziali, delle inchieste penali a carico di Chirac, per presunti reati commessi quando questi era sindaco di Parigi.
In definitiva forse per una vittima di abusi è meglio potersi appoggiare al sistema americano. sopratutto se l'aggressore è altolocato. E d'altronde Strauss-Kahn viene assistito da principi del forum che ricorreranno a ogni mezzo legale per difenderlo. A rigor di logica quindi le possibilità che alla fine del procedimento possa essere vittima di un errore giudiziario mi sembrano estremamente basse.

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