lunedì 5 aprile 2010

Obama, il petroliere ecologista: si alle perforazioni off-shore in cambio del Piano Verde

Obama da il suo via libera alle perforazioni petrolifere off-shore sulla costa atlantica in una zona che va dalla Virginia in giù fino alla Florida con la parte più a est del Golfo del Messico, ponendo fine a una moratoria esistente da vent'anni. Una politica molto simile a quella fatta da Bush figlio; la strategia del presidente americano è quella di dare queste concessioni per convincere una parte dei senatori democratici e repubblicani indecisi nell'approvare il suo piano di stimolo alle energie ecologicamente compatibili, che senza il sostegno dei repubblicani indipendenti come Liebermann non potrebbe mai passare. Una scommessa politica che ovviamente divide: i governatori repubblicani della Virginia e della Louisiana applaudono, mentre gli esponenti più liberal gridano al tradimento
Obama va anche incontro alle poszioni attualmente maggioritaria nell'opinione pubblica americana. Secondo un recente sondaggio il 63% degli americani sono favorevoli al maggior sfruttamento delle risorse naturali di gas e petrolio per avviarsi verso l'indipendenza energetica.

2 commenti:

Ivo Serenthà ha detto...

Come si cambia per non morire politicamente,e forse non solo politicamente,con l'ultima riforma sanitaria plaudita dai più,ma non tanti di più,si è tirato dietro parecchio odio dalle classi più abbienti,qualcosa per equilibrare doveva inventarselo,ed ecco servite le nuove trivellazioni.

Anche perchè il ventesimo secolo si è contraddistinto per l'energia fossile,e il ventunesimo stanno cercando il più possibile di allungarne i tempi.

La risposta al tuo commento sulla pedofilia nella chiesa,collegata ad altri commenti.

Chi ha a cuore la chiesa cattolica si auspica che da questo scandalo,ne abbia uno scossone da poter prendere le misure più idonee per ammodernarsi e rendere più vicina la pubblica opinione,non solo i praticanti.

Al contrario se le critiche e le aperture ai dibattiti vengono viste come forme di discredito interpretate dai soliti comunisti,e se dalla gerarchia vaticana verranno suggellati come attacchi pretestuosi,preparatevi ad un inevitabile declino,come del resto la chiesa in buona misura lo è già.

Arroccarsi nell'intoccabilità dogmatica e nella medesima intoccabilità del santo padre,equivale ad un grossolano errore,almeno strategicamente dovrete riflettere su questo bivio,sbagliare strada conservando il classico percorso,sarà indirizzarsi verso un vicolo cieco senza ritorno.

Ve lo consiglia non un comunista,ma bensì un non credente.

&& S.I. &&

storico sgrz ha detto...

ciao Ivo

beh era inevitabile che Obam scendesse a compromessi altrimenti si sarebbe trovato con un pugno di mosche. Tra un brodino e il nulla sempre meglio il brodino :)

Un saluto e ci risentiamo sul blog :)