venerdì 9 aprile 2010

Napolitano promulga il legittimo impedimento. Attentato alla Costituzione o riconoscimento delle ragioni di Berlusconi?

Il presidente Napolitano ha promulgato il disegno di legge sul legittimo impedimento che garantirà per 18 mesi al presidente del Consiglio e ai ministri uno scudo processuale, nell'attesa che venga trovata la soluzione definitiva con la riaprrovazione del Lodo Alfano ma stavolta con legge costituzionale come chiedeva la Corte costituzionale. Subito è scattata la corsa a strumentalizzare l'operato del Quirinale: da destra lo si esalta considerandolo uno schiaffo al partito dei giudici; dall'altra parte c'è chi invece lo considera l'ennesima riprova di un inciucio in atto tra Berlusconi e Napolitano. Chi ha ragione? Entrambe le parti sbagliano bersaglio.
Per capire come stanno veramente le cose è opportuno lasciar perdere le considerazioni degli ultras della politica e provare a orientarci con chi è davvero competente. In tal senso il costituzionalista Michele Ainis nel suo articolo per il Sole 24 Ore ci ricorda che il presidente della Repubblica non giudica la costituzionalità delle leggi; questa funzione è assolta dalla Corte Costituzionale che come ha dichiarato illegittimo il Lodo Alfano potrebbe riservare lo stesso destino anche al legittimo sospetto; al Quirinale spetto una preventiva valutazione di opportunità costituzionale o di non manifesta incostituzionalità , assai meno vincolante sul piano giuridico di quello della Consulta. Tanto che in caso di primo rinvio, il potere politico può ripresentare la stessa legge con il medesimo testo e il Presidente è obbligato a promulgarla senza che questo rappresenti una diminutio del suo ruolo. Nel caso specifico la legge è stata promulgata perché tutelava il sereno svolgimento della funzione istituzionale del presidente del Consiglio e dei ministri, un esigenza che già la Corte costituzionale con la sentenza 24/2004 aveva riconosciuto degna di attenzione. E anche la provvisorietà del provvedimento che avrà efficacia per 18 mesi dalla sua entrata in vigore ha contribuito alla non opposizione del Quirinale. Ma il fatto che Napolitano si sia semplicemente limitato a fare un corretto uso dei poteri attribuitegli dalla Costituzione ai tifosi di destra e sinistra importa poco: loro continueranno ancora per lungo tempo a dilettarsi nel cercare di tirare dalla propria parte il presidente della Repubblica

4 commenti:

Ernest ha detto...

Napolitano e' complice di un regime vergognoso
un saluto

storico sgrz ha detto...

beh Ernest
una sentenza tanto definiva quanto poco motivata nelle argomentazioni.

Ricambio il saluto

Ivo Serenthà ha detto...

Una legge che mette sotto una campana di vetro e ne permette l'intoccabilità,e l'affermazione di un film di Sordi,"io so io e voi non siete un cazzo",non avrebbe dovuto esser sottoscritta dal Presidente dello stato,a prescindere dalla decisione della Consulta.

storico sgrz ha detto...

Napolitano lo ha spiegato benissimo: non si tratta di tutelare la persona di Berlusconi ma il sereno svolgimento della funzione di presidente del Consiglio.