La disponibilità data da Monti ad accettare un nuovo incarico di governo "tecnico" per la prossima legislatura qualora situazioni di emergenza lo richiedano è un segnale rassicurante per i mercati internazionali ma anche un avvertimento per la nostra classe politica. E perciò è stato accolto con perplessità dai leader dei principali partiti.
Mancano sei mesi al voto e i cittadini non conoscono ancora il sistema elettorale, i candidati premier, le alleanze e i programmi per governare il Paese. L'attuale situazione di stallo politico rischia di riprodurre le medesime condizioni di instabilità governativa che nel novembre scorso sfociarono poi nel mandato conferito a Monti. Il quale ha fatto chiaramente capire che nel caso la politica protragga nella sua inerzia non avrà problemi a riprendere in mano il Paese, esercitando nei confronti dei politici il ruolo di tutore. Come si fa con gli incapaci.
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