Il programma politico di Grillo non mi convince granché: considero le sue sparate contro l'euro o il paragone tra mafia e politica null'altro che esercizi di facile demagogia.
Tuttavia il successo elettorale alle amministrative del Movimento Cinque Stelle è positivo per almeno due motivi. Anzitutto le liste dei grillini hanno indotto a partecipare al voto una consitente quota di elettorale che altrimenti si sarebbe astenuto. E poi hanno dimostrato che nell'era di Internet e dei social network non servono grandi mezzi per catalizzare il commercio: un messaggio che i partiti tradizionali, così restii a rinunciare alla valanga di denaro dei rimborsi elettorali, dovrebbero cominciare metabolizzare se non altro per istinto di sopravvivenza. In caso contrario l'indignazione popolare potrebbe tramutarsi in uno tsunami destinato a travolgerli definitivamente
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