Enzo Bearzot, il c.t del trionfo Mundial a Spagna 82, ci lascia.
Il suo era il calcio in cui la maglia azzura era un traguardo che valeva una carriera, le ripartenze si chiamavano contropiedi e le formazioni si potevano recitare come filastrocche. E resta sempre un sottile piacere nel pronunciare i nomi ( Zoff, Gentile Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani) di quella squadra che si sbarazzò dell'Argentina di Maradona, del Brasile di Zico e Falcao, della Germania di Rummenigge .
Ora il "vecio" va a tenere compagnia al presidente Pertini, tra fumate di pipa e partite a scopone .
A noi quaggiù restano i dolci ricordi da coltivare e la nostalgia per un Italia, più ingenua, problematica e unita, che non c'è più.
Belle parole,un pensiero struggente ad un uomo che ha fatto un'epoca,erano davvero anni caratterizzati da personaggi talmente qualificati da non reperirne ormai più manco l'ombra.
RispondiEliminaRimarrà nella storia che conta dell'Italia.
Buone festività,
&& S.I. &&
buone Feste anche a te, IVO :)
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