Dopo nove mesi dalle elezioni
l'Iraq ha un nuovo governo. A presiederlo il primo ministro uscente al Maliki che ha ottenuto la fiducia del Parlamento, grazie all'appoggio dei curdi e del movimento sunnita Iraqiwa di Allawi. Nonostante il vasto sostegno gli equilibri su cui si fonda il nuovo esecutivo rimangono fragili: a dimostrarlo il fatto che Maliki detenga ancora l'interim dei tre ministeri chiavi legati alla sicurezza: Interni, Difesa e della sicurezza nazionale.
In un Paese spaccato non ci si fida che questi posti chiave siano in mano ad esponenti di una fazione avversa
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