Prima la querela di Berlusconi a "La repubblica", reo di aver pubblicamente posto al premier domande impertinenti sulle sue relazioni con signorine compiacenti e sui favori, anche politici fatte ad alcune di loro. Quindi la campagna stampa fatta dal neo direttore del Giornale Vittorio Feltri contro il direttore de "L'Avvenire" Luigi Boffo e le sue disavventure giudiziarie, reo di aver dato al giornale dei vescovi una linea editoriale troppo critica nei confronti dei comportamenti di Papi-Silvio e di aver contestato la politica del governo nei confronti degli immigrati.
La campagna d'autunno del Cavaliere è cominciata. L'imperativo categorico dato ai suoi sgherri è far tacere le voci a lui contrarie. L'iniziativa personale contro La Repubblica e quella condotta contro Boffo tramite l'uomo di paglia Feltri suona contro un avvertimento minatorio nei confronti dei giornalisti che osassero continuare a fare il loro mestiere: a chi oserà muovergli delle critiche, Silvio lo spedirà in tribunale o provvederà, tramite i suoi fedeli lacchè, a sputtanarlo.
Si tratta di due mosse che rischiano di tramutarsi in un autogol di immagine per il Papi, a testimonianza che a Palazzo Grazioli le vicende di questi ultimi mesi hanno lasciato parecchi strascichi.
Sono d'accordo i prossimi mesi saranno veramente bui e pericolosi: ormai la campagna è iniziata.
RispondiEliminasi salvi chi può......
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