sabato 30 agosto 2014

Ucraina: soldati russi sconfinano, volontari combattono con i separatisti

Dieci soldati russi che avevano sconfinato sono stati arrestati nell'est dell'Ucraina. Per il presidente russo Vladimir Putin "si erano persi".
Il leader della Repubblica popolare di Donetsk, Alexander Zakharchenko ha detto che l'esercito russo è in realtà coinvolto nei combattimenti in terra straniera. Parlando di 4000 volontari russi che lavorano a fianco dei separatisti di Donetsk, egli riconosce apertamente la presenza tra loro di soldati "che combattono al nostro fianco, militari in congedo, che sono venuti qui, piuttosto che prendersi una vacanza, in modo da combattere per la nostra libertà. "
Il segretario generale dell'ONU, Rasmussen ha chiesto alla Russia di "cessare le sue azioni illegali".

giovedì 28 agosto 2014

Il ruolo politico di Hamas nella nuova tregua israelo-palestinese

Dopo 50 giorni di guerra, israeliani e palestinesi hanno siglato l'ennesima tregua a tempo determinato. Hamas e il governo israeliano cantano entrambi vittoria ma la realtà è che si tratta di un compromesso dovuto al logoramento delle forze in campo: la popolazione di Gaza stremata dal sangue e dalla distruzione subita, quella israeliana preoccupata che le scuole ricominciassero sotto la minaccia dei razzi di Hamas. Alcune restrizioni al commercio e agli spostamenti a Gaza saranno allentate ma ( non abolite) in modo da consentire ai palestinesi di importare grandi quantità di cemento e di altri materiali da costruzione per iniziare uno sforzo gigantesco di ricostruzione.Se la tregua resiste le parti si riuniranno il mese prossimo per negoziare le questioni più spinose, come la costruzione di un aeroporto a Gaza e la smilitarizzazione di Hamas.
Sul piano politico forse chi ha ottenuto di più è però proprio Hamas: è vero che la sua forza militare è stata seriamente colpita, ma occorre ricordare che il negoziato vede come parte il governo di unità nazionale palestinese di cui fa parte proprio Hamas. Si tratta di un riconoscimento sia pure indiretto del ruolo di Hamas: solo poco tempo fa una concessione impensabile da parte di Israele.

mercoledì 27 agosto 2014

Stabilizzazione precari della scuola. Come funziona all'estero?


Il ministro dell'istruzione Giannini ha annunciato un maxi-piano di assunzioni in pianta stabile di 100000 precari nei prossimi tre anni. ma come si assumono gli insegnati negli altri Paesi Europei?
A tal proposito segnalo un'interessante articolo a firma di Francesco Rocchi.
In particolare mi sembra degna di particolare riflessione la seguente considerazione

In definitiva, in quasi tutti questi paesi (con un sistema scolastico di migliore qualità n.d.r) , sia pure in maniere diverse e con l’importante eccezione della Germania, le scuole godono di grande autonomia e sono le prime responsabili della scelta del proprio personale docente. Ognuno dei sistemi qui descritti impone, nel riconoscere agli insegnanti lo status di insegnante abilitato, dei requisiti minimi comuni che assicurino una coerenza di fondo al sistema scolastico, ma nelle procedure di assunzione assume una importanza particolare anche il curriculum personale del docente, cui viene chiesto, in sostanza, di essere in grado di affrontare la situazione specifica in cui si troverà ad operare.
Responsabilizzazione delle singole scuole nella scelta degli insegnanti, e verifica della concreta capacità del docente di adattarsi allo specifico contesto in cui dovrà operare. Due criteri che mi sembrano importanti per selezionare bravi insegnanti per i nostri ragazzi

martedì 26 agosto 2014

Montebourg contro Hollande: la sinistra francese si spacca sull'economia

In Italia Arnaud Montebourg è balzato all'onore delle cronache per l'elogio della politica economica anticrisi di Matteo Renzi. Ma queste dichiarazioni erano parte di un più ampio ragionamento in cui l'oramai ex ministro dell'economia transalpino criticava apertamente il governo di cui ancora faceva parte perchè, a suo dire, troppo debole nei confronti della politica dell'austerity proposta dalla Ue e dalla Merkel. Parole che hanno diviso l'opinione pubblica francese tra chi condivideva le critiche al rigore e chi invece osservava lo strano ruolo di un ministro dell'economia che non solo indeboliva il proprio governo ma criticava la politica economica di cui era corresponsabile.
Logica conseguenza di questa uscita è stata l'esclusione di Montebourg dall'esecutivo a seguito del rimpasto proposto dal primo ministro Valls e condiviso dal presidente Hollande. Quest'ultimo è il vero bersaglio della critica: Montebourg sembra determinato a presentarsi alla prossime primarie socialiste per l'Eliseo. Ma quest'attacco accresce le difficoltà dei socialisti - e quindi anche sue- di fronte all'avanzata della destra estrema di Marine Le Pen.
Montebourg in Francia si è distinto come un feroce critico della globalizzazione ed è stato l'artefice di una norma che permette allo Stato francese di porre un veto nei confronti degli investimenti esteri in settori strategici. La sua politica economica vuole mettere al centro la crescita anche a costo di un rilassamento dei conti pubblici e del controllo sul deficit.

domenica 24 agosto 2014

Il proselitismo dell'Isis sfida i valori dell'Occidente

Sarebbero oltre 4000 i britannici nelle fila deIl'ISIS, il gruppo jihadista autore della macabra uccisione del giornalista James Foley. Lo stesso boia di Foley sarebbe un britannico che nel video della decapitazione parla con un forte accento del sud dell'Inghilterra. A tal proposito si è acceso nel Regno Unito il dibattito sul proselitismo operato dall'estremismo islamico tra i propri cittadini. Intervistato dall'Independent il professor Anthony Glees dell'Università di Buckingham evidenzia come le idologie estremiste islamiste sono state in grado di diffondersi con relativa facilità nel Regno Unito sotto la vopertura della 'religione', della , libertà di parola' e del 'multiculturalismo' " Un piccolo numero di musulmani britannici hanno subito il lavaggio del cervello da parte dei cosiddetti predicatori, dai valori occidentali e sono stati convinti che devono uccidere per creare un califfato globale ".
La sfida più insidiosa che questi estremismi lanciano alle società occidentali è alla loro capacità di far coesistere sicurezza, tolleranza e libertà di espressione.

giovedì 7 agosto 2014

Aumentare il prezzo del quotidiano: la strategia tafazziana degli editori

Nel 2010 il prezzo dei quotidiani in edicola si attestava a 1 euro.In pochi anni però si sono avuti una serie continua di aumenti che hanno fatto decollare il prezzo fino a 1,50 euro per La Stampa,La Nazione, il Resto del Carlino, il Sole 24 ore e a 1,40 euro per Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e Repubblica. La strategia degli editori è chiara in tutta la sua masochistica assurdità: se diminuiscono le copie vendute e gli introiti pubblicitari la soluzione trovata è quella di aumentare continuamente il prezzo del giornale in edicola. Un modo singolare per fidelizzare i pochi lettori rimasti.