martedì 18 giugno 2013

Sforare il deficit: Berlusconi ha la ricetta anticrisi

Secondo Berlusconi dovremo sforare il rapporto del 3% tra deficit e PIL pur di trovare gli 8 miliardi di risorse necessari per abolire l'Imu  e evitare l'aumento dell'Iva. Tanto l'Europa non ci caccerà mai.
Berlusconi quando si tratta di sforare è un vero esperto: nel 2008 l'Italia aveva il 2,7% nel rapporto deficit PIL, ma con lui al governo abbiamo toccato il 5,4% che comportò nel 2009 l'apertura della procedura di infrazione comunitaria per deficit eccessivo da cui si è usciti dolo poche settimane fa grazie sulle misure del governo Monti. Il Cavaliere sa anche come togliere la tassa sulla prima casa visto che abolì nel 2008 l'ICI. Eppure nonostante queste misure nel 2009 l'Italia andò in recessione. Anzi proprio l'eccesso di deficit ha aggravato il debito pubblico costringendo l'Italia a spendere più soldi per pagare gli interessi in salita vertiginosa. Quando si tratta di indebitarsi e non crescere Berlusconi sa proprio il fatto suo.

lunedì 10 giugno 2013

La resa di Alemanno, ultimo giapponese della destra sociale.

Alemanno era l'ultimo esponente della destra sociale dell'ex MSI poi AN ancora sulla breccia. Con il suo tonfo romano si chiude forse definitivamente l'epoca dei Fini, Polverini, Storace, esponenti di una forza politica che aveva cavalcato il giustizialismo di Mani Pulite e che ora per contrappasso viene da esso schiacciato in virtù del peso di troppi scandali legati alla gestione del potere. Per il resto il secondo turno delle amministrativo amplifica il massiccio astensionismo già registrato due settimane prima. E in questo contesto di generale rifiuto della politica è naturale che a resistere sia stato il partito democratico, meglio organizzato sul territorio e capace di mobilitare con maggiore prontezza il proprio zoccolo duro. Ma a sinistra farebbero un grave errore a considerare risolti i problemi. Resta per loro la necessità di allargare a livello nazionale la base di consenso.