martedì 30 novembre 2010

Gli Usa indagarono sulla salute dei Kirchner.... e Nestor passa a miglior vita


Da Wikileaks veniamo a conoscenza che il segretario di Stato americano Hillary Clinton aveva chiesto all'ambasciata argentina di indagare sulla salute nervosa della presidente Cristina Kirchner e su eventuali malattie gastrointestinale del merito l'ex presidente Nestor Kirchner.
E' chiaramente importante informarsi sullo stato di salute dei propri interlocutori ma considerando che Nestor Kirchner è morto da poche settimane bisognerebbe anche stare attenti a non portare iella.
Quello del diplomatico è un lavoro sporco e anche un po'maleodorante.... ma qualcuno lo deve pur fare.

Virus informatici e attentati: contro il nucleare iraniano la strategia del sabotaggio

In Iran alcune centrifughe utilizzate per l'arrichimento dell'uranio sono state colpite da un virus informatico. Già nei mesi precedenti Teheran aveva denunciato un attacco informatico tramite il virus Stuxnet la centrale nucleare di Bushehr.
Sempre nella capitale iraniana due fisici nucleari sono rimandati vittime di due attentati. Uno di essi è rimasto ucciso. la sparizione di scienziati iraniani è uno dei pilastri della dottina del capo del Mossad Meir Dagan
Israele e gli Usa contro l'Iran stanno scegliendo la strategia del sabotaggio a quella ben più rischiosa dell'attacco militare diretto?

lunedì 29 novembre 2010

La doppia natura dei rapporti tra Putin e Berlusconi

Dai documenti pubblicati da Wikileaks emerge il forte disappunto di Washington per l'intensificarsi delle relazioni tra Italia e Russia, che addirittura spinse l'amministrazione Bush a revocare alcune commesse militari che si erano aggiudicate imprese nostrane. Una diffidenza che è proseguita con Obama giacchè il segretario di Stato americano Hillary Clinton sollecitò i diplomatici di Roma ad indagare sulla natura dei rapporti economici personali tra Berlusconi e Putin.
Un particolare che sarebbe interessante approfondire anche per noi italiani: il premier Berlusconi quando si reca in Russia pensa agli interessi del Paese o ai suoi affari privati?


P.S: (3 DICEMBRE):segnalo anche questo interessante articolo di Massimo Mucchetti e il commento di Stefano Casertano, autore del libro "Sfida all'ultimo barile"

Gli scoop di Wikileaks e l'amministrazione Usa colabrodo

Putin, machista e autoritario; Medvedev che nei confrinti di Putin ha il ruolo che Robin ha con Batman; Sarkozy , imperatore nudo; Berlusconi un inetto affatticato dai troppi party. Tra i primi documenti riservati statunitenesi resi noti da Wikileaks vi sono molti giudizi da gossip sui vizi pubblici e privati di chi detiene il potere, Ma vi sono cose interessanti come l'ostilità dei paesi arabi verso il nucleare iraniano ( il re saudita arriva a sollecitare un attacco militare contro Teheran) e i colloqui diplomatici tra Stati e Sud Core in vista di una possibile
E' impossibile dare un giudizio definitivo sul peso delle rivelazioni del sito di Julian Assange e su quanto esse potranno influenzare le future relazioni internazionali.Si tratta infatti solo dei primi centinaia di cablogrammi diffusi su un totale di oltre 250000 documenti
L'unica valutazione certa riguarda la superficialità e l'incapacità dell'amministrazione USA nell'arginare questa fuga di notizie riservate.

sabato 27 novembre 2010

Vengo anch'io a Vieni via con me"? No!! tu no

Paradossi dellì'universo catodico.
Prima si fa di tutto per ostacolare la messa in onda di un programma tv.
E poi una volta sperimentatone il successo di pubblico i suoi detrattori ( leghisti, movimento pro life) fanno a gara per conquistarsi uno spazio nella tana dei leoni.

Grillo, Santoro, Travaglio, Vauro & C.: gli invidiosi del successo di Saviano

"Vieni via con me" doveva essere il programma del rilancio di una televisione antitetica al modello berlusconiano. Obiettivo raggiunto a giudicare dal vasto consenso del pubblico. Ma mette in evidenza anche l'antico vizio degli antiberlusconiani di litigare tra loro. Ed ecco Beppe Grillo accusare Saviano di essere colluso con Berlusconi; Travaglio criticarlo perché non si occupa di attualità , salvo poi cercare affannosamente di correggere il tiro di fronte ai critici commenti dei suoi lettori; e infine Vauro, su mandato di Santoro, mostrare ad Anno Zero una vignetta intitolata velenosamente "Logomorrea", in cui l'autore di Gomorra è rappresentato sommerso dai bla bla bla dei suoi monologhi.
Si comprende la ragione di questa acidità se si considera che l'antiberlusconismo è prima di tutto un business attraverso cui poter vendere libri e dvd, fare il tutto esaurito negli spettacoli teatrali, conquistare il prime time in tv. Il timore che Saviano , forte dei suoi milioni di telespettatori conquistati in tv, possa divenire un concorrente che minaccia di accaparrarsi una fetta consistente di questo giro di affari, ha innescato il giro di malevole critiche provenienti dall'intellighenzia di sinistra.
Si sa che il successo attira invidia e ostilità. Sopratutto tra coloro che ti si proclamano amici.

venerdì 26 novembre 2010

Le stragi, lo stop di Conso al 41 bis sullo sfondo della trattativa tra Stato e mafia

Ascoltato in commissione antimafia l'ex Guardasigili Giovanni Conso ha confermato che nel 1993 non rinnovò il 41 bis a centinaia di mafiosi per "cercare di frenare la minaccia di altre stragi, dopo gli attentati del 1992 a Falcone e Borsellino e le bombe del 1993 a Firenze, Milano e Roma.
Il fatto è in se gravissimo perchè è lecito pensare che la mafia lo potesse aver intepretato come un cedimento da parte dello Stato? Ma si tratto davvero di un provvedimento assunto da Conso in assoluta autonomia o di un tassello del più complesso mosaico della presunta trattativa tra Stato e mafia? Possibile che Conso abbia preso quella decisione non coinvolgendo nessun'altro nel governo?
Paolo Borsellino fu ucciso, come sostiene suo fratello Salvatore, perché si opponeva a questo accordo tra Stato e mafia?


mercoledì 24 novembre 2010

La UE: "A Napoli situazione rifiuti come due anni fa"

A Napoli "Dopo due anni la situazione non e' cambiata. I rifiuti restano per le strade, non c'e' ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata"
A dirlo'dell'opposizione, ma del capo degli ispettori dell'Unione Europea, Pia Bucella.
Crolla uno dei pilastri del "governo del fare"

martedì 23 novembre 2010

I motivi dello scontro tra le due Coree per l'isola di Yeonpyeong



Scene di guerra all'altezza del 38° parallelo. LaCorea del Nord bombarda con 200 colpi di artiglieria l'isola di Yeonpyeong dove c'è una base militare sud coreana: si registrano alcuni morti tra i soldati sudcoreani forse anche tra i civili
Imedediata la reazione della corea del sud con almeno 100 colpi di artiglieria.
Per quale motivo La Corea del Nord ha operato quest'azione aggressiva?
Anzitutto vi è un motivo di carattere interno: presentare lo scontro come una vittoria in modo che nel passaggio di potere da Kim Jong-Il al figlio Kim Jong-Un le oligarchie militari possano partire da una posizione di forza per mantnere i propri privilegi.
Poi vi sono motivazioni internazionali: una di queste è connessa al fatto che Obama ha ritenuto sinora la Nord Corea un problema minore. Con quest'azione il regime nord coreano intende riportare l'attenzione su se stesso in funzione di una normalizzazione delle relazioni internazionali con gli Stati Uniti proprio nel momento in cui l'inviato americano Bosworth è a Tokyo per cercare di rilanciare i colloqui a sei sul nucleare nordcoreano . Pyongyang cerca così di alzare la posta in vista di eventuali negoziati. Il presidente degli Stati Uniti in tal senso si è definito oltraggiato per l'episodio di Yeonpyeong
Altra ragione di carattere geopolitico: quest'isola è stata data alla Corea del sud dopo la fine della guerra di Corea dall'ONU che ha tracciato una linea di confine a zig zag. Il problema della linea di demarcazione è tra quelli più rilevanti e causa di grandi tensioni con continui sconfinamenti di pescherecci da entrambe le parti.

Corrado Guzzanti e Saviano trascinano al record di ascolti "Vieni via con me"



"Vieni via con me" terzo atto da record: quasi dieci milioni di telespettatori .
Roberto Saviano cita le inchieste giudiziarie che evidenziano come la camorra gestisca il traffico di rifiuti altamente pericolosi dal Sud verso la Campania. Napoli ha sulle spalle la spazzatura di tutta Italia.
Incomincia a stufarmi il corteo di persone con i loro elenchi. Come al solito in testa ci sono i politici( Maroni, Manconi, Bonino) che quando c'è da acquisire visibilità non perdono un colpo. Il ministro dell'Interno ha ottenuto il suo spazio riparatore: ha criticato Saviano per le parole da lui giudicate offensive sul legame tra Lega e camorra ma gli ha dato ragione sulla presenza della ndrangheta al nord che cerca di intessere rapporti con la politica. Con un contorsionismo logico ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte.
Corrado Guzzanti ha ravvivato lo spettacolo con le sue battute. In particolare questa: La camorra contro Saviano : "la scorta ci impedisce un contraddittorio"
Resta l'ultima puntata: Fabio Fazio leggerà l'elenco del telefono?

lunedì 22 novembre 2010

NATO: via dall'Afghanistan entro il 2014

A Lisbona la Nato decide che entro il 2014 ci sarà il ritiro completo dall'Afghanistan. Si scrive Exit strategy ma si legge ricerca di una sconfitta onorevole.
Una decisione importante: si farà lo scudo antimissilistico. Il principale obiettivo di questo strumento militare è l'Iran ma non lo si dice esplicitamente per evitare di incontrare l'opposizione della Turchia di Erdogan.

Le convergenze parallele Casini - Carfagna

Casini sente il logorio dello stare da anni all'opposizione in solitaria e apre a Berlusconi. Chiede però il ridimensionamento della Lega, condzione che ben difficilmente il Cavaliere è disposto a discutere. Il Leader dell'UDC, due anni dopo l'allontanamento dall'alleanza di centro destra per il suo rifiuto di fondersi nel PDL, è ben conscio di quanto sia improbabile ricucire lo strappo con gli ex alleati. E per questo la sua esternazione suona anche come un messaggio a Bersani affinché il PD rompa gli indugi e metta sul piatto le sue reali intenzioni di costruire assieme un nuovo progetto politico. in cui l'UDC non sia relegato al ruolo di appendice della sinistra.
Quasi contestualmtne anche il ministro Carfagna punta i piedi minacciando di abbandonare il governo e il PDL. Oggetto dei malumeri i contrasti sulle competenze per realizzazione del termovalorizzatore a Salerno con il coordinatore regionale Nicola Cosentino, già indagato per camorra. Ma non appare una coincidenza che il disagio emerga pubblicamente alla viglia della discussione della fiducia. Pronti a reclutare la bella Mara, alla finestra vi sono Futuro e libertà dell'amico Italo Bocchino e la nuova Formazione Forza Sud di Gianfranco Miccichè.
Quando c'è aria di crisi, per mantenere un posto al sole nel Palazzo si manovra......

domenica 21 novembre 2010

Per i giudici di Palermo Dell'Utri fu il tramite tra la mafia e Berlusconi

Dell'Utrì mediò tra la mafia e Berlusconi. E'quanto scrivono i giudici palermitani della Corte d'Appello nelle motivazioni alla sentenza che condanna a 7 anni il senatore PDL per concorso esterno in associazione mafiosa.
Dovrebbe trattarsi di una bomba politica: per la prima volta vengono riscontrati dalla magistratura collegamenti diretti tra il Cavaliere e Cosa Nostra.
In realtà le conseguenze immediate saranno solo un'accentuazione del muro contro muro in tema di giustizia. Verrano consolidate posizioni politiche già definite: Di Pietro chiede le dimissioni dI Berlusconi, il quale dalla sua ha un'altra carta per portare avanti la tesi del complotto ordito dai giudici rossi.
Per effetti politici più importanti dovremo attendere il lungo periodo. Nel frattempo il Cavaliere ha grane più impellenti da risolvere ( crisi di governo, sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento)

venerdì 19 novembre 2010

Andrea pronostica e indovina i vincitori dei concorsi universitari truccati.

Andrea, giovane ricercatore di matematica emigrato all'estero raccoglie nel suo blog i pronostici sui vincitori dei concorsi universitari. Per la serie " ti piace vincere facile", nella maggioranza dei casi ci si azzecca. Anche perché i vincitori in barba a qualsiasi criterio di valutazione meritocratica dei titoli,sono quasi sempre i candidati interni ( il c.d intellectual inbreeding valutato negativamente a livello internazionale.
Complimenti a lui per aver portato riscontri dettagliati sulle clientele e i nepotismi che ruotano attorno ai concorsi universitari.
Sarebbe doverosa una iniziativa politica bipartisan per arginare questo sistema corrotto. E non risulterebbe sgradito anche un moto di indignazione visibile da parte di tutti coloro che all'interno degli atenei italiani operano con rettitudine a competenza.
Forse però è chiedere troppo. Equivarrebbe a pretendere che l'Italia sia diversa da quello che è.

giovedì 18 novembre 2010

I repubblicani minacciano di non ratificare il trattato START

Brutta tegola per Obama: i repubblicani minacciano di non dare l'appoggio alla ratifica del nuovo trattato Start se non riceveranno assicurazioni su investimenti a favore dell'arsenale atomico esistente.
La nuova versione dello Start prevede per Russia e USA un limite 1.550 tra testate e bombe nucleari.
Per la ratifica sono necessari i 2/3 dei voti del Senato ( 67 senatori)
Con il rinnovo del Congresso i democratici vedranno ridotta la loro maggiorannza da 59 a 51 senatori.
Per Obama, è il primo passo da anatra zoppa

Sahara occidentale: ONG denunciano violenze dell'esercito marocchino

Denunce di violenze a Laayoune, città del Sahara occidentale, conteso tra il Marocco e gli indipendentisti del Fronte Polisario. Secondo le ONG che operano sul posto ci sarebbero state violenze3 da parrte dell'esercito marocchino nell'accampamento di Gdeim Izik che avrebbero provocato almeno 80 morti e 400 feriti tra la popolazione indigena saharawi. L'ONU negli anni 90 ha stabilito che si dovesse tenere un referendum per l'indipendenza dell'ex Sahara spagnolo. Ma questa risoluzione incontra l'opposizione del Marocco che rivendica almeno una parte del territorio.

mercoledì 17 novembre 2010

Il confronto tra Maroni e Saviano s'ha da fare

Nel suo monologo sulla 'ndranghera Roberto Saviano ha snocciolato fatti, luoghi e persone: Basandosi un'inchiesta condotta dalle procure antimafia di Milano e Reggio Calabria, ha elencato gli appalti che a Milano sono a rischio di infiltrazioni criminali, ha citato l'ideologo della Lega Miglio che parlava di costituzionalizzare al sud mafia e 'ndrangheta e ha parlato dei legami che le organizzazioni malavitose cercano di stabilire con la politica ( con riferimento a un Consigliere leghista, Angelo Ciocca, che pur non essendo indagato, è entrato in rapporti con il boss Pino Neri).
Dunque poichè non ha nulla da temere, Saviano accetti il confronto richiesto dal ministro dell'Interno Maroni e non dia retta ai cattivi consiglieri. Rinuciandovi infatti darebbe l'impressione di non essere in grado di reggere un faccia a faccia: sarebbe un grave errore di immagine per se stesso e per la battaglia di legalità che conduce.

L'Irlanda al verde per la crisi economica

L'incubo contagio finanziario si ripropone: stavolta è l'Irlanda ad essere nell'occhio del ciclone. Dublino ha nazionalizzato le sue banche pesantemente indebitate e ciò ha portato il deficit statale al 30%. Ma orgogliosa della propria indipendenza acquisita così a fatica l'Iralnda cerca di fare da sola e non vuole essere aiutata con un apposito fondo costituito dall'UE sul modello della Grecia
Ma il buco è ingente: se fosse necessaria tra i 50 e 100 miliardi di euro il fondo predisposto dall'Europa che però in cambio vorrebbe un innalzamento delle tasse sulle imprese. Questa misura però influenzerebbe negativamente l'afflusso degli investimenti esteri nel Paese e allontanerebbe le multinazionali che hanno deciso di stabilirvvi la loro sede europea

update 22 novembre: Dublino accetta il piano di sostegno di Ue e Fondo monetario per 90 miliardi di euro. In cambio dovrà impegnarsi a rendere più rigoroso il piano anti deficit. Probabilmente dovrà ridiscutere anche la corporation tax al 12,5% che ha permesso di attirare capitale e imprese nel Paese

martedì 16 novembre 2010

In 9 milioni davanti alla tv per Fazio e Saviano

La seconda puntata di "Vieni via con me" viene vista da 9 milioni di telespettatori.
Le polemiche sulla presenza di Fini e Bersani fanno bene all'audience.
L'elenco dei valori di destra e di sinistra snocciolati dai due politici è stato mortalmente noioso e banale.
Saviano è bravo quando parla di ciò che conosce ( le infiltrazioni della 'ndrangheta al nord; e Maroni s'inalbera per la citazione dei presunti legami tra criminalità e il Carroccio ) meno convincente quando si imbarca in magniloquenti dissertazioni su un tema come l'accanimento terapeutico in cui è arduo esibire certezze e dunque poco adatto ai monologhi.

Via al Fillon III: Sarkozy svolta a destra verso le presidenziali 2012

Con il rimpasto di governo operato in poco più di mezza giornata Sarkozy svolta a destra. All'inizio del suo mandato il presidente francese sentendosi forte di un consenso popolare forte aveva potuto aprire alle migliori intelligenze della sinistra. Ora che si trova in difficoltà la parola d'ordine è ricompattare l'UMP e il suo elettorato tradizionale in vista delle presidenziali del 2012: ed ecco il recupero dell'affidabile Alain Juppè come ministro della difesa.

lunedì 15 novembre 2010

Sciogliere una sola Camera: Berlusconi e la soluzione plebiscitaria alla crisi

L'ultima estemporanea proposta di Berlusconi per risolvere la crisi a suo favore è quella di procedere al solo scioglimento di un solo ramo del Parlamento nel caso in cui ottenga la fiducia al Senato ma non alla Camera. L'art 88 della Costituzione effettivamente prevede la possibilità che il Capo dello Stato possa sciogliere una sola Camera. Alla base di questa disposizione vi è il fatto che originarimente era prevista per le due Camere una legislatura di diversa durata: sei anni per il Senato , cinque per la Camera. Accorgendosi dei problemi pratici che questa discrepanza temporale avrebbe provocato si è provveduto di fatto a disapplicare sin dall'inizio questa norma provvedendo a sciogliere contestualmente le Camere ( il Senato veniva sciolto un anno prima della sua scadenza naturale) fino a quando negli anni 60 si è portata la legislatura del Senato a cinque anni.
L'ipotesi propugnata dal Cavaliere dunque non è stata mai applicata perché considerata dai suoi stessi estensori generatrice di confusione istituzionale. Una analogia situazione la vivremo oggi con l'ipotesi di andare a votare immediatamente per la sola Camera dei deputati e nel 2013 per il Senato ( dove il Cavaliere ritiene di poter avere ancora la maggioranza). Si creerebbe un precedente che porterebbe a sfasare la scadenza temporale della legislatura nei due rami del Parlamento con la prospettiva di dover andare incontro ogni due anni a possibili modifiche delle maggioranze parlamentari con conseguente ulteriore instabilità di governo.
Inoltre votare solo per la Camera avrebbe come scopo unico quello di decidere se confermare o meno la maggioranza già esistente al Senato. Il voto per rinnovare il Parlamento assumerebbe il significato di un pronunciamento plebiscitario sulla persona di Berlusconi con un forte condizionamento dell'elettorato a optare per la permanenza in sella del Cavaliere, visto che qualora si dovesse confermare una maggioranza diversa nelle due Camere il ricorso alle urne si rivelerebbe inutile e obbligherebbe a indire nuove elezioni ( con ulteriori spese di tempo e denaro per il contribuente).
Insomma un autentico pasticcio che ha come unico scopo di consentire a Berlusconi di mantenersi al potere.

Pisapia a Milano nel nome di Vendola

Perchè è così significativa la vittoria di Pisapia alle primarie di coalizione per la candidatura a sindaco di Milano nel centro sinistra?
Perchè Pisapia è il candidato di riferimento di Vendola. Anche a Milano gli elettori di centro sinistra sono sempre meno di centro.
Ma è assai improbabile che i milanesi decidano di preferire alla Moratti l'avvocato di Ocalan e Carlo Giuliani.

La vendetta della Lega contro Montezemolo

Poche settimane fa l'associazione Italia Futura di Montezemolo definì la Lega corresponsabile dell'impoverimento del Paese. Il Carroccio se l'è legata al dito e per bocca di Calderoli e Castelli ha colto l'occasione della perdita del mondiale di F1 da parte della Ferrari per imputare al suo presidente la responsabilità della sconfitta sportiva e chiederne le dimissioni.
Emerge in tutta evidenza una differenza: mentre un cittadino come Montezemolo ha il diritto di entrare nel merito delle politiche dei partiti facenti parte della maggioranza di governo del suo Paese, degli esponenti politici non hanno alcun titolo per valutare i risultati ( in questo caso sportivi) e la gestione di un azienda privata e commettono un abuso potenzialmente destabilizzante. Tra l'altro l'affondo leghista è parziale anche nel merito perché volutamente dimentica che La Ferrari sotto la presidenza Montezemolo ha vinto sei mondiali piloti e otto mondiali costruttori .
Forse era proprio questo che volevano al Carroccio: creare delle polemiche per poter far confluire il cavallino rampante nella propria sfera d'influenza.

domenica 14 novembre 2010

Birmania: la liberazione di Aung San Suu Kyi un contentino del regime militare

Aung San Suu kyi, la dissidente birmana che ha trascorso agli arresti 15 degli ultimi 21 anni è stata liberata dal regime militare. Non a caso pochi giorni dopo le elezioni farsa indette dal governo di Rangoon :ciò a indicare come pur trattandosi di un fatto importante, uno dei tanti contentini che i generali danno ogni tanto alla comunità internazionale.
La realtà della Birmania è fatta di quotidiane violazione dei diritti umani e oltre 2000 oppositori ancora imprigionati. La Strada da percorrere per giungere alla democrazia è ancora lunga e tortuosa.

giovedì 11 novembre 2010

Ruby: Il pm Fiorillo smentisce la versione di Maroni. Chi tra i due dice il falso?

Il pm dei minori Anna Maria Fiorillo esce allo scoperto contesta la versione dei fatti esposta in Parlamento da Maroni e dichiara di non aver mai autorizzzato l'affido di Ruby alla Minetti e di aver disposto l'affido della ragazza ( allora minore) a uno
E' evidente che uno dei due mente. Ma se sono sono chiare le motivazioni che potrebbero indurre il ministro dell'Interno a coprire una verità scomoda per il suo presidente del Consiglio, non si vede per quale motivo il magistrato dovrebbe dichiarare un qualcosa che potrebbe essere facilmente smentito dai documenti.
Infine stante la evidente divergenza di posizioni tra Maroni e la Fiorillo appare dubbia anche l'opportunità che la procura di Milano archiviasse la posizione giudiziaria della questura su una vicenda i cui contorni risultano tutt'altro che chiariti.

CGIL: Camusso alla prova delle barricate FIOM


Il neo segretario della GCIL Susanna Camusso viene dalla Fiom, da cui poi si è allontanata per contrasti con la linea massimalista emersa nel sindacato dei metalmeccanici. Ora queste divergenze riemergono nell'accusa rivoltale da Landini e soci, di dialogare troppo con Confindustria.
Fa bene la Camusso a cercare di intavolare un dialogo, sia pure da posizioni critiche, con la Condindustria, in quanto naturale controparte del sindacato. Evidentemente però secondo i dirigenti FIOM l'unico approccio con gli industriali deve essere quello del lancio di petardi e uova marce.
Il più grave errore di Epifani è stato proprio quello di essere succube delle poszioni FIOM. E' auspicabile che la Camusso nell'interesse dei suoi associati sappia distanziarsi dal suo successore.

martedì 9 novembre 2010

Boom di ascolti per Fazio e Saviano: una lezione di buona tv per Masi


Promossi a peni voti: Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno offerto uno spettacolo capace di ben coniugare leggerezza e riflessione e con i fatti hanno rispedito al mittente le pretestuose polemiche preventive legate alle spese del programma.
Spassosissimo il monologo comico di Benigni con canzone finale immancabilmente dedicata a Berlusconi. Saviano ha ripercorso la vicenda di Giovanni Falcone, triturato dalla macchina del fango durante la sua attività da magistrato e divenuto un eroe della legalità e della lotta alla mafia solo da morto. Importante anche l'appello di Abbado a difesa della cultura.
Con "Vieni via con me" la Rai finalmente ha offerto uno spettacolo degno del servizio pubblico. Un'operazione gradita dalla gente: serata dominata con oltre il 25% di share e 7600000 spettatori hanno seguito il programma. A dimostrazione che si possono coniugare ascolti e qualità: una lezione che il direttore generale Masi farebbe meglio ad imparare alla svelta.

lunedì 8 novembre 2010

A Perugia Fini rompe con Berlusconi. Un punto di non ritorno tra prospettive e ambiguità


Con il discorso alla convention di Futuro e Libertà, Fini attua lo strappo definitivo con Berlusconi in un rapporto logorato da tempo. Lo fa esprimendo con chiarezza un concetto chiave che finora non era stato nemmeno accennato: Berlusconi si deve dimettere altrimenti i ministri finiani abbandoneranno il governo. E' un punto di non ritorno, una condanna di 16 anni di una leadership nel centro destra finora mai messa in discussione, un'affermazione di incompatibilità programmatica con la Lega, alleato sopportato perchè considerato indispensabile alla tenuta della coalizione.
Va detto che la procedura seguita è piuttosto inconsueta e mi fa sorgere parecchi dubbi: Fini apre una crisi ma chiede a Berlusconi di formalizzarla presentando le dimissioni. Un presidente della Camera che da il benservito al presidente del Consiglio e per di più invoca uno sviluppo extraparlamentare suona quantomeno stonato. Scontata la risposta del Cavaliere che non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro, sfidando il leader di FLI a porre la sfiducia in Parlamento e mettendo in evidenza la contraddizione di ruoli in cui si muove Fini
Ma le perplessità non finiscono qui: si chiede un nuovo patto di legislatura, come ad affermare che il programma per cui si è ottenuto il consenso degli elettori non è più valido. Non sarebbe più corretto e trasparente rendere conto di questa svolta scegliendo direttamente la strada delle urne?
Infine l'invito a far entrare l'UDC nella maggioranza. Al di là del fatto che bisognerebbe chiedere a Casini, in quanto diretto interessato, cosa ne pensa, Fini può ancora pensare dopo le parole pronunciate a Perugia di poter essere lui stesso ancora alleato di Berlusconi?
Anche nel giorno in cui decide di liberarsi definitivamente del giogo soffocante che lo imprigionava da anni, Fini non riesce a fare a meno di quelle ambiguità che non gli hanno consentito sinora di essere un Leader completo e un'alternativa solida al cesarismo berlusconiano.
Ma se per la prima volta dopo Fiuggi la destra italiana riesce a guardarsi al suo interno e provare a immaginare un Futuro diverso con nuove prospettive lo deve ancora una volta a lui. Sembra tornare la possibilità di riprendere il cammino da quella promessa liberale elaborata dal 1993 al 1995. Appare però logico dubitare dell'adeguatezza di quelle persone che non sono riuscite a realizzarla.

domenica 7 novembre 2010

La Domus dei gladiatori di Pompei, ( e il Nostro Futuro) in macerie

La Domus dei gladiatori di Pompei, è crollata sotto il peso di decenni di incuria. Lasciata al suo destino, un tesoro culturale di inestimabile valore è divenuto un cumulo di macerie.
Il nostro patrimonio artistico che tutto il mondo ci invidia potrebbe divenire una risorsa trainante dell'economia italiana. Saper coltivare il passato potrebbe aprirci la strada a un Futuro di prosperità. E' auspicabile che gli Italiani se ne accorgano prima che crolli anche il Colosseo.

venerdì 5 novembre 2010

Per coprire la crisi la Fed compra bond. Ma è la produzione il vero problema degli USA

La Federal Reserve annuncia un piano di acquisto di titoli pubblici USA per 600 miliardi di dollari. Si spera così di rilanciare la ripresa economica che nemmeno le politiche di Obama sono riuscite a smuovere.
Occorre precisare che questa immissione di moneta è destinata a riversarsi sopratutto all'estero: e non è un caso che la cifra sia la stessa del disavanzo della bilancia commerciale statunitense. Dunque la banca centrale americana compra titoli sperando di coprire l'eccesso di domanda interna e il surplus importazioni sulle esportazioni. Il problema dunque torna alla produzione, alla capacità dell'industria americana di competere a livello globale. E' un problema di strategia industriale che si sta rivelando deficitaria. Gli States hanno puntato tutto sull'Hi-tech, in cui eccellono ma la loro produzione e non viene assorbita dal resto del mondo, mentre hanno ceduto il passo in molti settori tradizionali . Forse è giunta anche oltreoceano l'ora di ripensare al modello di sviluppo

giovedì 4 novembre 2010

Berlusconi, il Pd e la stampella Fini

Berlusconi in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre ha stretto la mano a Fini dopo mesi di gelo. Il Cavaliere cerca una stampella politica per la sua traballante immagine. Il leader di Futuro e Libertà sarà disposto a fornirgliela?
E il PD? Dovrebbe partire da una frase del sindaco di Firenze Matteo Renzi: "il governo Berlusconi è all'igienista mentale. Il suo comportamento di questi giorni è inqualificabile. Ma noi dobbiamo tornare a vincere con la politica"

mercoledì 3 novembre 2010

Le elezioni di Mid Term lanciano il Tea Party e bocciano Obama. Bilancio in chiaroscuro di due anni alla Casa Bianca

In America lo chiamano "anatra zoppa" ( lame duck): è il presidente che non dispone di una maggioranza al Congresso. Se le elezioni di mid term non hanno gambizzato "politicamente" Obama di certo lo rendono claudicante per il resto del mandato. I democratici perdono nettamente la maggioranza alla Camera e mantengono un risicato vantaggio al Senato. Il partito del no dei repubblicani ha vinto grazie alle pulsioni populistiche del Tea party.
D'altronde a metà mandato Obama non poteva offrire risultati esaltanti al suo elettorato. La politica economica affidata ai vari Robert Rubin, Larry Summers
e al segretario del tesoro Geihtner, uomuni che erano già nello staff di Clinton caratterizzato dall'aver dato il via allo sfrenato liberismo finanziario che ha poi portato al disastro economico. Era davvero arduo pensare che queste persone potessero essere in grado di stimolare la crescita: e difatti Obama in questi due anni si è trascinato nell'incertezza sull'uso delle risorse pubbliche per salvare le banche oppure per finanziare la produzione e e l'industria.
La riforma sanitaria consentirà a 30 milioni di americani di avere l'assicurazione garantita, ma non ha raggiunto l'obiettivo dichiarato dell'opzione pubblica e i suoi elevati costi restano indigesti a un opinione pubblica scossa dalla crisi.
La green Economy era uno dei cavalli di battaglia del programma obamiano. Il Presidente su questo punto si è però mosso in maniera contradditoria , ad esempio con l'autorizzazione della trivellazioni petrolifere off-shore poche settimane prima del disastro ambientale del Golfo del Messico.
Infine come comandante in capo ha dovuto fronteggiare i malumori dei vertici militari, culminati con l'allontanamento di McCrystal, per una strategia afghana da molti ritenuta inadeguata.
Ora Obama dovrà contrattare il suo programma con un Congresso per molti punti ostile. Ma il suo interlocutore non sarà, come per Clinton, il classico partito repubblicano, con cui vi potevano essere margini di manovra per intavolare un compromesso. Gli uomini emergenti nell'elefante repubblicano sono Rand Paul e Marco Rubio che devono il loro successo alla capacità di cavalcare il malcontento popolare, con slogan che incitano a basse tasse e a un governo debole. E che non hanno alcuna intenzione di collaborare con Obama. Gli Stati Uniti dovranno affrontare i prossimi due anni e cercare di risollevarsi dalla crisi con la prospettiva non certo esaltante di un presidente debole e un Congresso diviso.
Obama ha portato il debito pubblico americano in due anni dal 70% a sfiorare il 100% del PIL con deficit annui a doppia cifra percentuale. Alla Casa Bianca già si preannuncia il Change per il 2012?

Caso Ruby: scagionata la questura; ma sulla telefonata di Berlusconi e l'affido alla Minetti restano i dubbi

Sul caso Ruby la procura di Milano ha concluso stabilendo che la questura ha rispettato formalmente tutte le procedure. Decisiva per l'assoluzione dei funzionari di polizia la procedura fotosegnaletica effettuata dagli agenti della volante che hanno tradotto in questura Ruby e il fatto che la posizione della pm dei minori Anna Maria Fiorillo sia stata meno granitica di quanto descritto inizialmente dai giornali sul rifiuto di affidare Ruby alla Minetti.
Restano in piedi due elementi assai gravi: la telefonata di Berlusconi in cui si chiedeva la liberazione della ragazza in quanto figlia di Mubarak e il fatto che essa sia stata consegnata alla Minetti nonostante secondo quanto scritto dal Corriere vi fossero posti diponibili in alcuni comunità mai contattate dalle autorità milanesi di pubblica sicurezza

martedì 2 novembre 2010

Di Segni ha ragione: la fiction su Pio XII è propaganda cattolica sul dolore degli ebrei della Shoah

Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha definito "Una patacca propagandistica, un'opera apologetica" la fiction di Rai Uno "Sotto il cielo di Roma" riguardante la figura di Pio XII e il suo rapporto con la Shoah.
Il comportamento di Papa Pacelli nei confronto degli ebrei perseguitati è fortemente controverso e i documenti storici non consentono di qualificare nettamente la mancata esplicita condanna della persecuzione nazista da parte del pontefice. Per cui gli storici si dividono nei giudizi tra chi critica il silenzio come un atto di mancato coraggio che forse avrebbe potuto impedire odiosi crimini e chi invece lo reputa necessario ad evitare ulteriori sofferenze.
La fiction ha totalmente annullato questa problematicità riducendo il dramma degli ebrei romani a una favoletta che vedeva ergersi a protagonista Pio XII nella sua immensa pietà umana. Per questo le rimostranze del rabbino sono giustificate e condivisibili.

Sul tema consiglio la lettura del libro di Giovanni Miccoli, I dilemmi e i silenzi di Pio XII. Vaticano, Seconda guerra mondiale e Shoah, Milano, Rizzoli, 2000.

Berlusconi dall'abuso di potere all'omofobia.

Berlusconi alla fiera di Milano: "qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza, ma è meglio essere appassionato di belle ragazze che gay".
Il presidente del Consiglio passa dalle telefonate alla questura per proteggere le sue amichette all'apologia dei peggiori pregiudizi sugli omosessuali. Dalla padella alla brace. Come può la destra liberale e civile sentirsi rappresentata al vertice da un un personaggio simile? Il Nostro Paese merita di meglio.

lunedì 1 novembre 2010

Dilma Rousseff, prima presidente donna del Brasile


Dilma Rousseff, braccio esecutivo e candidata designata dal presidente uscente Lula, vince in Brasile con il 56% delle preferenze. Sarà la prima presidente donna del Brasile. Sconfitto il socialdemocratico Josè Serra.
Il programma della Rousseff si incentra sulla promessa di garantire i diritti chiave a tutti i brasiliani: alimentazione, dimora degna e pace sociale. In un Paese che aspira anche a divenire una grande potenza globale.
Lula che non poteva candidarsi potrà però ripresentarsi nel 2014: un fantasma si aggirerà nel palazzo presidenziale brasiliano?

Ruby: l'inganno di Papi Silvio coperto dalla questura?

Versioni contrastanti tra la procura e la questura di Milano sul caso Ruby a conferma delle zone d'ombra riguardo alla vicenda: secondo il magistrato dei minori non venne mai autorizzata la consegna della ragazza a Nicole Minetti. Per la questura invece tutto venne fatto secondo le normali procedure.
Papi Silvio non risulta indagato. Dobbiamo dedurre che fare pressioni per il rilascio delle proprie amichette accusate di furto e inventarsi parentele con capi di Stato stranieri non è reato, o meglio non lo è quando a commetterlo è il presidente del Consiglio