venerdì 7 maggio 2010

Elezioni nel Regno Unito senza un trionfatore. Tre soluzioni al rebus per Downing Street


Per la prima volta dal 1974, gli elettori britannici si ritrovano con una Camera dei comuni senza un partito con la maggioranza assoluta. E' il cosiddetto Parlamento appeso ( hung Parliament)che vede il rampante leader conservatore Cameron sconfiggere il declinante Labour party dell'ancora più grigio Gordon Brown senza però avere i numeri per governare da solo. I tories infatti guadagnano 306 seggi , 20 meno della maggioranza assoluta; i laburisti invece si assestano a 258 ( con 90 parlamentari in meno rispetto al 2005), mentre il liberaldemocratico Clegg che sembrava aver riscosso grandi consensi nei dibattiti televisivi non è riuscito a tradurli in voti, perdendo addirittura 5 seggi rispetto alle precedenti legislative. A differenza dell'Italia dunque La tv non ha determinato il risultato elettorale d'oltre Manica.
Resta la grande incertezza sugli sviluppi futuri per il governo britannico. Tre gli scenari possibili.
prima ipotesi: Cameron crea un governo di minoranza scendendo a patti per ogni singolo provvedimento con i piccoli partiti a carattere regionale nella Camera dei Comuni.
Seconda ipotesi: Cameron trova un accordo con Clegg per un governo di coalizione con il
Terza ipotesi: ( la più improbabile) il leader laburista e premier uscente Gordon Brown si allea con Clegg per un governo lib-lab con appoggio esterno di singoli deputati di terzi partiti. Rimane il problema di riconsegnare le chiavi di Downing Street a chi è stato sostanzialmente sfiduciato nel suo operato di governo dalla maggioranza degli elettori. Dunque appare problematico pensare a un nuovo incarico a Gordon Brown. Ma se lui si facesse da parte a favore di un suo compagno di partito questa eventualità potrebbe tornare in auge.

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