martedì 23 marzo 2010

Papa Benedetto e Papi Silvio a braccetto contro l'abortista Bonino


Una mano lava l'altra. E mentre Berlusconi elogia benedetto XVI per l'efficace ( a suo dire) risposta contro la pedofilia, la CEI tramite il suo presidente cardinal Bagnasco invita a votare contro l'aborto. L'aborto è veramente la priorità in un Paese colpito da un devastante degrado morale? Perchè non pronunciarsi contro la corruzione? o contro la mercificazione della donna? la risposta forse è perchè solo nel primo caso l'indicazione può valere come invito a votare il partito del Santo Cavaliere, pluriprescritto per corruzione e tutore di gnocche ed escort, contro le abortiste sacrileghe Bonino e Bresso.
Più che sull'aborto ritengo che i timori della Chiesa sono rivolti verso i propri rilevanti interessi nella sanità di queste regioni che potrebbero essere intaccati da esponenti politici dichiaratamente anticlericali

1 commenti:

Anonimo ha detto...

"Perchè l'aborto da SEMPRE come esito due persone ferite: una mortalmente, e l'altra per tutta la vita."
Don Oreste Benzi.

Il principio dell'aborto è intrinsecamente ingiusto: consiste nel rendere lecito che per risolvere un problema, si arrivi ad uccidere un essere umano.
A ben vedere è il principio di ogni guerra!

Ci vogliono far credere che l'aborto sia un problema marginale ... sicuramente non una priorità o un problema di cui occuparci.

NON é così!

Nella sola Italia, la nostra tranquilla, democratica e cattolica Italia, in 30 anni ha già ucciso più di 5.000.000 di bimbi mediante aborto chirurgico ma recentemente ogni anno, da una stima per difetto, è emerso che ne uccide una miglionata con le pillole contro gestative come la pillola del giorno dopo.

E nessuno dice nulla!
Le poche voci fuori dal coro (riferimentohttp://www.antoniosocci.com/libri/il-genocidio-censurato-aborto-un-miliardo-di-vittime-innocenti/) come Antonio Socci ed il suo libro “il genocidio censurato”, sono letteralmente “voce di uno che grida nel deserto”

Occorre avere il coraggio di guardare a queste cose ed indignarci.

Se l’avessero avuto i tedeschi forse la storia sarebbe andata diversamente.

Ora tocca a noi.
Come saremo ricordati?

Francesco