venerdì 23 ottobre 2009

Nick Griffin divide la Gran Bretagna. E' giusto in nome della libertà di parola ospitare nel servizio pubblico un politico xenofobo e razzista?


E giusto che in nome della libertà di espressione vengano diffuse idee pericolose, violente o razziste? E' quanto ci si domanda nel Regno Unito dopo la trasmissione della BBC Question Time che ha ospitato Nick Griffin politico nostalgico del Ku Klux Klan e leader del partito di estrema destra British National Party che propugna una Gran Bretagna in mano solo ai bianchi. Per la verità durante la trasmissione Griffin ha giocato in difesa e pur riconoscendo di essere contrario all'Islam in quanto religione che a suo dire non è in accordo con i valori britannici di libertà , di parola, democrazia e uguali diritti per le donne, ha negato di essere nazista e di non credere all'Olocausto.
Personalmente io credo che la libertà di espressione come qualsiasi altra libertà non è assoluta, ma trova un limite nel dovere di rispettare gli altri. Per cui tutte le idee che promulgano l'odio e la discriminazione in base al sesso alla razza e alla religione dovrebbero mettono a rischio l'incolumità di altre persone e il loro diritto a godere di quelle stesse libertà e dunque dovrebbero essere sanzionato da leggi penali

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