lunedì 5 ottobre 2009

Lodo Mondadori: dopo la condanna a Fininvest la stampa ha altre 750 milioni di buone ragioni per fare domande al Cavaliere


Reazione sdegnata di Berlusconi alla sentenza del tribunale civile di Milano che condanna Finivest al pagamento di 750 milioni alla CIR di De Benedetti per danno patrimoniale in merito alla vicenda Lodo Mondadori. Il giudice ha infatti ritenuto il Cavaliere corresponsabile dell'avvenuta corruzione da parte di Previti dei giudici che annullava il verdetto dell'arbitrato che impegnava, gli eredi Mondadori, i Formenton a vendere le loro quote azionarie del gruppo editoriale alla CIR. Secondo Silvio la sentenza è "un enormità giuridica". Fatto salvo il diritto di Fininvest di difendere le proprie ragioni in appello, la valutazione del Presidente del Consiglio ( che qui tra l'altro sembra parlare ancora da capo dell'azienda anche se lui sostiene di non occuparsene più) è ampiamente attaccabile. Infatti occorre ricordare che Berlusconi è stato assolto dal reato di corruzione semplice, non con formula piena ma per intervenuta prescrizione. Mentre Cesare Previti è stato condannato in via definitiva per corruzione. Ciò premesso la domanda sorge spontanea: è immaginabile che Berlusconi, il vero beneficiario di una eventuale sentenza che annullava il Lodo, non sapesse nulla dei maneggi che Previti faceva presso i giudici per fare avere una sentenza favorevole al suo cliente? ma anche ammettendo che Berlusconi ne fosse del tutto all'oscuro, rimane il fatto che l'opera di corruzione è stata portata avanti da Previti che lavorava per Fininvest, ossia per la società a cui il giudice ha imputato la responsabilità del danno procurato a De Benedetti

2 commenti:

Metaxa ha detto...

Interessante blog. Tu sei un osservator ammenda.La politica e popolata in tutto il mondo da "animale (a)sociale". Congratulatione.

storico sgrz ha detto...

grazie. A presto :)