martedì 13 ottobre 2009

Alberto Castagnetti: l'Italia dello sport, orfana di uno dei suoi pilastri


Non è eccessivo dire che con la morte di Alberto Castagnetti, lo sport italiano perde uno dei suoi pilastri sia sotto il profilo tecnico che umano. Prima che lui diventasse commissario tecnico nel 1987, il nuoto italiano poteva vantare in tutta la sua storia solo un oro mondiale e un argento olimpico con Novella Caligaris e qualche titolo europeo. Castagnetti ha fatto diventare l'Italia una potenza mondiale in una delle discipline sportive in cui la competizione a livello globale è più agguerrita, conquistando ben quattro medaglie olimpiche ( con Fioravanti, Rosolino e Federica Pellegrini) più numerosi altri titoli mondiali tra i quali le storiche vittorie di Lamberti sui 200 stile libero e il doppio oro di Magnini nella specialità regina dei 100) e innumerevoli titoli continentali. Solo due mesi fa aveva guidato la pellegrini ad uno strepitoso bis mondiale nei 200 e 400 s.l con tanto di record del mondo. Poi a settembre una delicata operazione al cuore, e la convalescenza che si è rivelata fatale.
Il vuoto che lascia Castagnetti è davvero grande e con esso le incognite sulla capacità del movimento di proseguire nella scia di successi degli ultimi anni. Per il nuoto azzurro la grande impresa sarà da oggi fare a meno di lui.

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