giovedì 3 settembre 2009

In Afghanistan ridotta del 22% la coltivazione dell'oppio

Secondo Il Rapporto 2009 sull’Oppio in Afghanistan, pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC)la coltivazione di oppio in Afghanistan si è ridotta del 22% e la produzione del 10%. E' stata sopratutto l'azione di repressione operata dalle truppe anglo americane a favorire il successo nell'attività antidroga, i cui maggiori risultati si hanno proprio nelle province in cui sono di stanza le truppe inglesi e americane. Nelle regioni occidentali in cui operano le truppe italiane invece la coltivazione dell'oppio è rimasta pressoché invariata.
Secondo dati probabilmente al ribasso almeno cento milioni di dollari all'anno affluiscono nelle casse dei talebani in virtù del traffico d'oppio non tanto perchè i talebani producono la droga ma perchè in vertù della loro capacità di controllare il territorio, dispongono dei canali di cui si servono i narcotrafficanti per trasportare la droga ,
Anche il presidente Hamid Karzai è accusato di avere rapporti con i signori della droga: un accusa che si è intensificata dopo che un inchiesta del New York Times denunziava i traffici condotti dal fratello Walid Karzai con i narcotrafficanti di Kandahar

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