martedì 18 agosto 2009

La polemica di Bossi contro l'inno di Mameli , espediente per manifestare le velleità secessioniste della Lega


Il leader del Carroccio, Bossi non perde mai il vizio di lanciare bordate contro i simboli dell'Italia. L'ultimo bersaglio è l'Inno di Mameli reo secondo il Senatur di non essere cantato mentre tutti conoscerebbero il Va pensiero. Difficile credere che siano in molti a conoscere tutte le strofe del coro degli ebrei del Nabucco in particolare versi come "Di Sionne le torri atterrate.. O simile di Solima[2] ai fati". In realtà si tratta dell'ennesima trovata estemporanea volta a mettere in discussione l'unità nazionale. Da parte di una forza politica, La lega nord, incapace di muoversi al di là del terreno della protesta o di strambe proteste come quella della lezione di dialetto nelle scuole, del tutto fuori luogo per un paese come l'Italia fatto di studenti che faticano a masticare le ben più utili e formative lingue straniere, in primis l'inglese.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché invece non diminuiamo lo stipendio del Senatur?
Che ci a rot i bal?
IO propongo come inno nazionale
"CIURI CIURI"

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con il Senatur bisogna cambiare l'inno nazionale
perché quello che abbiamo e poco patriottico.
Io preferisco "VITTI NA CROZZA" CHE SI ADDICE ALLA NOSTRA CAUSA.