domenica 12 luglio 2009

Luca Bianchini stupratore e coordinatore del PD. E a sinistra scoppia la questione morale

La vicenda dello stupratore di Roma diventa un caso politico. Perchè Luca Bianchini, l'uomo arrestato su cui poggerebbero schiaccianti indizi di colpevolezza ( in primis il suo DNA è stato ritrovato negli indumenti di tre vittime) era anche coordinatore del PD del quartiere romano del Torrino. E' stato il senatore Marino a proporre il problema della questione morale riguardo al modo con cui vengono scelti i funzionari locali del partito. tanto più che nel caso speicifo, Bianchini aveva tentato nel 1996 di stuprare una vicina di casa ma venne assolto perchè incapace di intendere e volere. La reazione degli altri dirigenti è stata forte. Franceschini ha accusato marino di strumentalizzazioni e l'altro candidato alla segreteria Bersani ha aggiunto “Cose del genere non le pensa di noi nemmeno il nostro peggiore avversario". Emergono dunque i primi attriti tra i contendenti alla leadership del partito.
La vicenda replica in maniera ancora più accentuata l'imbarazzo del maggio 2008 quando un aggressione a un' extracomunitario nel quartiere del Pigneto venne inizialmente attribuita con superficialità a neo nazisti ma dopo pochi giorni emerse che l'autore era stato un pregiudicato con idee di sinistra e con il tatuaggio del Che sul braccio.
L'ennesimo schiaffo alla presunta superiorità morale che una parte della base del PD si è spesso attribuita nella pretesa assurdamente coltivata per lungo tempo che l'essere di sinistra fosse il vaccino immunizzante dal virus della disonestà e della devianza

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