mercoledì 22 luglio 2009

I giochi politici del nuovo Parlamento europeo. E gli italiani contano poco , sono i più assenteisti e i più pagati

Lunedì 13 luglio preso il via la nuova legislatura del parlamento europeo; un grosso problema cui dovrà far fronte è il deficit iniziale di consenso dovuto al fatto che alle urne si è recato solo il 40% dei cittadini europei aventi diritto.
Il nuovo parlamento si presenta decisamente spostato verso centro il centro destra. Tuttavia si è ricostituita l'alleanza informale tra partito popolare e socialisti per governare il parlamento e avere la maggioranza assoluta destinata a prendere le decisioni.
La rinomina di Barroso a presidente della Commissione: a settembre nella migliore delle ipotesi , o addirittura ad ottobre. Il 2 ottobre si attende ratifica del trattato di Lisbona in Irlanda. Quindi si potrebbe aspettare l'esito del referendum irlandese.
Il rinvio dell'elezione di Barroso è un segno anche della tendenza del Parlamento di cercare di acquisire una supremazia nei confronti della Commissione e di contare quanto il consiglio dei ministri. già . Anche se i socialisti e i verdi non amano il conservatore Barroso questi verrà confermato per assenza di alternative credibili

La prima seduta è stata dedicata ell'elezione del presidente dell'assemblea: lo scrutinio ha voluto il successo della polacco Busek, del gruppo popolare; l'italiano De mauro aveva invece rinunciato all'iniziale candidatura. Dopo il successo del G8 si spera di invertire una tendenza che vede l'Italua da almeno 15 anni veder ridotto il proprio peso specifico anche per colpa dei parlamentari italiani assenteisti e che tendono a guardare a Roma come scelta princiapli. Il 50% della rappresentanza italiana a Strasburgo e' cambiato rispetto al precedente legislatura, mentre tenendo contro del fatto che la normativa europea influisce largamente su quella nazionale avremmo bisogno di una rappresentanza forte e competente. La situazione è resa ancora più grave dal fato che un recente indagine condotta dalla London School of economics ha sentenziato che gli eurodeputati italiani nella passata legislatura sono stati i più assenteista con una partecipazione media di appena il 72% delle sedute dell'asemblea. il 21% in meno dei deputati più virtuosi, gli austriaci.

IL SITO VOTEWATCH.EU PER TENERSI AGGIORNATO SULLE STATISTICHE DEGLI EUROPARLAMENTARI

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